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BOX OFFICE Belgio

Code 37 non delude

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Come previsto, Code 37 [+leggi anche:
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di Jakob Verbruggen si è rivelato un enorme successo al box office. C'è da dire che gli ingredienti c'erano tutti perché diventasse un campione d'incassi: un prodotto tv di successo, una buona dose di sesso e di omicidi ignobili, un cast popolare, un'anima fiamminga e un pizzico di suspense.

Mercato minuscolo su scala mondiale, le Fiandre offrono ai produttori locali un pubblico smanioso di ritrovare sullo schermo la propria lingua e la propria cultura. Al contrario dei loro connazionali valloni e brussellesi, completamente permeabili alla produzione audiovisiva dei loro (grandi) vicini francesi, i fiamminghi sono relativamente poco esposti alle produzioni olandesi.

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Dagli anni '80, i fiamminghi vanno regolarmente al cinema per vedere i "loro" film. Se all'epoca propendevano più per la commedia (Hector, Koko Flanel) o per i film storici (con Daens, anch'esso di Stijn Coninx), dai primi anni 2000 prediligono film cupi, thriller spesso radicati in una realtà locale (De Zaak Alzheimer [+leggi anche:
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di Erik Van Looy, il suo seguito Dossier K [+leggi anche:
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di Jan Verheyen o il più di recente Tête de Bœuf [+leggi anche:
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di Michael Roskam). Il più grande successo fiammingo, Loft [+leggi anche:
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di Erik Van Looy, prende anch'esso in prestito i codici del thriller "all'americana".

Quanto alle cifre, Code 37 ha realizzato il secondo miglior esordio per un film fiammingo (dietro Loft, campione indiscusso), con oltre 8.000 spettatori nel suo primo giorno di programmazione. Alla fine del primo weekend, l’entusiasmo non è calato, con circa 110.000 entrate. Code 37 s’incammina dunque verso il primo posto del box office fiammingo per un film fiammingo, ed eventualmente a quello del box office belga per un film belga.

Con il successo di Tête de Bœuf, Frits & Freddy e il più recente Hasta la vista! [+leggi anche:
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(che ha registrato oltre 100.000 spettatori), il cinema fiammingo potrebbe raggiungere quest'anno un altro record, dopo gli oltre due milioni di ingressi nel 2010.

Ma alla fine, ciò che rimarrà più impresso di questo primo weekend nelle sale è che Jakob Verbruggen e Hannah Maes hanno saputo tener testa a Steven Spielberg e al suo Tintin.

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(Tradotto dal francese)

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