30/11/2011

La FFA ha presentato lo Studio sull'uso di pagine web con contenuti relativi ai media, sviluppato dal Media Efficiency Panel della società di consulenza GfK. L'analisi mostra cifre preoccupanti riguardo ai contenuti illegali in Rete: 16,1 milioni di utenti accedono a pagine con contenuti illegali legati alle industrie culturali (cinema, videogiochi, e-book, musica, ecc.), e 7,3 milioni di questi (il 15,5% del popolo on-line) ne usufruiscono tramite download o streaming.

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Per la realizzazione dello studio è stato utilizzato un campione di 15.000 famiglie tedesche e sono state analizzate le abitudini degli utenti di Internet con più di 6 anni nel primo semestre del 2011. Il contesto dello studio, il cosiddetto “popolo on-line, è composto da 47,2 milioni di persone, di cui quasi il 60% ha fatto uso di contenuti legati alle industrie culturali nel suddetto periodo. Di questi, 22,2 milioni (47,1% del popolo on-line) hanno avuto accesso a contenuti illegali e/o per adulti (16,1 milioni a contenuti illegali e 14,1 milioni a contenuti per adulti). Il 34,1% degli internauti ha invece utilizzato pagine con contenuti culturali che contengono materiali cinematografici e audiovisivi offerti in modo illegale.

L'analisi è centrata sugli utenti e l'offerta on-line e non sul business delle industrie culturali su Internet, offrendo dati del mercato legale e illegale difficilmente comparabili fra loro dato che rispondono a parametri diversi (il primo al settore cinematografico, il secondo alle industrie culturali). Per questo, i suoi risultati non permettono di ottenere una diagnosi certa dell'impatto economico del mercato illegale sull'industria. Lo studio fornisce tuttavia una buona radiografia del pubblico di uno dei media con il maggior potenziale per l'industria cinematografica.

(Tradotto dallo spagnolo)