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FESTIVAL Portogallo

Il Fantasporto prepara la sua 32ma edizione

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La 32ma edizione del Fantasporto si aprirà ufficialmente il 24 febbraio con la proiezione di Shame [+leggi anche:
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, secondo lungometraggio del britannico Steve MacQueen, e si concluderà il 4 marzo con This Must Be The Place [+leggi anche:
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intervista: Paolo Sorrentino
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dell'italiano Paolo Sorrentino.

Fantasporto è una delle più prestigiose manifestazioni cinematografiche del Portogallo. Con gli anni, il festival ha ampliato la sua programmazione oltre il genere fantastico, che ha offerto in esclusiva per diverse edizioni. Quest'anno, la programmazione è composta da un totale di 15 lungometraggi in competizione per il gran premio del festival, che lo scorso anno è andato a Two Staring Eyes dell'olandese Elbert Van Strien.

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Dieci di queste 15 pellicole in concorso sono (co)produzioni europee; tra queste, spiccano le spagnole Eva [+leggi anche:
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di Kike Maíllo (che ha inaugurato l'ultimo Festival di Sitges ed è candidato a 12 premi Goya) e Game of Werewolves (Lobos de Arga) di Juan Martinez Moreno; i belgi Madonna’s Pig di Frank van Passel e Code 37: The Movie [+leggi anche:
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di Jakob Verbruggen; i britannici Attack the Block [+leggi anche:
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di Joe Cornish e The Holding [+leggi anche:
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di Susan Jacobson.

Nella sezione parallela Settimana dei Registi, oltre a Shame, si distingue un altro film incentrato sul sesso: The Slut [+leggi anche:
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, diretto e interpretato dall'israeliana Hagar Ben Asher (rivelatasi alla Settimana della Critica dell'ultimo Festival di Cannes). Il pubblico portoghese potrà vedere anche Almanya [+leggi anche:
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intervista: Yasemin Samderely
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della tedesca Yasemin Samdereli, e Avé [+leggi anche:
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intervista: Konstantin Bojanov
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del bulgaro Konstantin Bojanov (Premio Cineuropa all'ultimo Festival di Sarajevo), mentre il regista portoghese Artur Serra Araújo sarà presente per la prima mondiale del suo film A Moral Conjugal. Serra Araujo, già premiato al Fantasporto nel 2007 con Suicídio Encomendado, torna con un film interpretato da José Wallenstein, Maria João Bastos, São José Correia e Catarina Wallenstein.

A Moral Conjugal resta tuttavia fuori dal concorso riservato al cinema portoghese, composto in tutto da 13 corti e mediometraggi; tra questi, i documentari Matriz del biologo e regista Rui Oliveira, e O Planalto da Mourela di Martin Dale.

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(Tradotto dallo spagnolo)

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