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ESERCIZIO Italia

Aprire i multiplex sarà più facile. Anec: a rischio le sale di città

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“Pericolosa e controproducente”, secondo l’Anec - Associazione nazionale esercenti cinema, la liberalizzazione dell’apertura sale cinematografiche entro i 3000 posti contenuta nel decreto sulle semplificazioni approvato dal Consiglio dei ministri.

“Questo provvedimento - afferma il presidente dell’Anec, Lionello Cerri - avrà effetti dirompenti, accentuando la già difficile situazione di moltissime sale, in particolare di quelle tradizionali e dei centri cittadini.

Nel corso degli ultimi dieci anni la crescita dei multiplex si è concentrata quasi esclusivamente nelle zone già ricche di schermi, e le sale di città sono progressivamente diminuite. Questo cambiamento però, secondo l'Anec, non ha portato ad una crescita complessiva del pubblico, che in Italia si attesta ormai da anni intorno ai 100-110 milioni di spettatori.

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In un incontro con il ministro per i Beni e le Attività Culturali, Lorenzo Ornaghi, svoltosi martedì a Roma, anche l'AGIS - Associazione Generale Italiana Spettacolo ha espresso "forte preoccupazione e contrarietà verso una liberalizzazione incontrollata del regime di apertura delle sale cinematografiche, contenuta nel decreto, che demanda alle regioni solo poteri di vincoli di carattere urbanistico”. Perplessità e preoccupazione vengono espresse anche da Mario Lorini, presidente della Fice, federazione italiana cinema d’essai.

A favore delle liberalizzazioni si dichiara l'ANEM, associazione nazionale esercenti multiplex. Per il presidente Carlo Bernaschi, “schierarsi oggi contro le liberalizzazioni con argomentazioni corporative e limitative è miope, fuori luogo e non dimostra il coraggio imprenditoriale e la voglia di competere delle aziende che hanno investito nella costruzione, nell’adeguamento, nella digitalizzazione del cinema. Per far crescere gli spettatori dobbiamo sia aprire nuove e moderne sale cinematografiche, sia sostenere le sale di città e non creare inutili, false e antistoriche contrapposizioni tra strutture".

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