Tredici film in lizza per la Biznaga d'oro del Festival di Malaga
- La manifestazione si aprirà con The Pelayos, diretto da Eduard Cortés e con protagonisti Daniel Brühl, Lluis Homar e Miguel Ángel Silvestre
La principale manifestazione cinematografica dedicata alla produzione spagnola, il Festival di Malaga, ha annunciato i tredici film che competeranno per il massimo riconoscimento, la Biznaga d'oro, della sua 15ma edizione, che si celebrerà dal 21 al 28 aprile. La manifestazione malaghegna è riuscita a imporsi come appuntamento imperdibile per il cinema spagnolo nonostante i continui tagli al suo budget, l'iniziale identificazione con un cinema di stampo televisivo e la vicinanza con Cannes, che gli preclude l'accesso alle produzioni spagnole con maggior potenziale internazionale.
Il concorso di quest'anno si caratterizza, una volta ancora, per l'eclettismo, dall'animazione al cinema d'autore, passando per mockumentary, commedie romantiche e drammi sociali. Il film più atteso è quello d'apertura, The Pelayos [+leggi anche:
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scheda film] (foto) di Eduard Cortés, su una famiglia di imbroglioni. Una delle maggiori attrattive di questa produzione di Loris Omedes per Alea Docs & Films e Bausan Films è il suo cast, composto da Daniel
Brühl, Lluis Homar (Goya quest'anno del miglior attore non protagonista per Eva [+leggi anche:
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scheda film]), Miguel Ángel Silvestre e Blanca
Suarez.
Uno dei registi più in vista del cinema spagnolo, Imanol Uribe, competerà con
il thriller politico Miel de naranjas [+leggi anche:
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scheda film], ambientato in Andalusia negli anni '50. Questa storia di due innamorati in un'epoca di arresti e detenzioni è stata prodotta da Enrique González Macho, presidente dell'Accademia del Cinema. Un altro nome di spicco è quello dell'argentino Daniel Burman, conosciuto per film come El abrazo partido [+leggi anche:
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scheda film] (2004), con cui ottenne il Gran
Premio della Giuria della Berlinale. A Malaga presenterà la commedia romantica La suerte en
tus manos, prodotta da Tornasol
Films, che vedrà il debutto da attore del cantautore Jorge Drexler.
Completano la selezione A puerta fría del catalano Xavi Puebla;
Kanimambo di Hwidar, Carla Subirana e Adán Aliaga, prodotto da Eddie Saeta, società di punta del cinema d'autore più rigoroso; la coproduzione Memorias de mis putas tristes [+leggi anche:
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scheda film] del
danese Henning Carlsen, presentato di recente alla prima edizione del Festival di
Oslo; Ali di Francisco R. Baños, con echi del cinema indipendente americano;
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scheda film] di Pedro Pérez Rosado, presentato a febbraio alla Berlinale; il primo film di Ana Rodríguez, Buscando a
Eimish; Els nens salvatges di Patricia Ferreira; El sexo de los ángeles di Xavier Villaverde, prodotto da Pancho Casal, creatore della piattaforma di crowdsourcing Wecoop; il mockumentary Carmina o revienta di Paco León; e il primo film d'animazione in concorso al festival, O apóstolo di Fernando Cortizo.
(Tradotto dallo spagnolo)
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