Tango Libre: Frédéric Fonteyne in libertà
- Il regista coinvolge François Damiens in un sorprendente quartetto amoroso, in un'ode tragicomica alla libertà ambientata in una prigione, sulle note del tango argentino
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intervista: Frédéric Fonteyne
scheda film], il nuovo film di Frédéric Fonteyne, a dir poco attesissimo. La Femme de Gilles [+leggi anche:
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scheda film], l'ultimo lungometraggio del regista, risale infatti al 2004.
All'epoca, quel progetto ambizioso sostenuto da un cast prestigioso (Clovis Cornillac, Emmanuelle Devos e Laura Smet) ricevette un'accoglienza tiepida da parte del pubblico, che non si lasciò sedurre da quel melodramma amoroso, variazione molto classica di un adattamento letterario. Appresa questa lezione, Fonteyne è sembrato voler ritrovare leggerezza e libertà con Tango Libre. JC, guardia carceraria, non sa più dove sbattere la testa tra la sua partner di tango, suo figlio e i due uomini della sua vita, che sono sotto la sua sorveglianza, essendo detenuti nel penitenziario dove lavora.
Tango Libre è un film sulla libertà di amare, ma anche sulla libertà di creare la propria famiglia d'elezione, oltre a quella di sangue. Mentre i personaggi, a turno, eseguono i loro passi di tango, ci si rende conto che il prigioniero non sempre è quello che sembra, e che le sbarre non stanno solo alle finestre delle carceri. Ma la libertà sta anche nel tono adottato da Frédéric Fonteyne, oscillante tra dramma e commedia. Il regista non fa alcuna scelta di campo. O piuttosto, sceglie di non scegliere, di non rientrare in una casella. Una scelta audace, tanto più che rischia di lasciare lo spettatore a margine della strada intrapresa da JC (interpretato da François Damiens) e dalla sua nuova famiglia.
Tango Libre è prodotto da Patrick Quinet e Artemis Production, fedeli compagni d'avventura, in collaborazione con Samsa Films, Une liaison cinématographique e Minds Meet, con il sostegno del CCA, del Fondo Spa, del VAF e di Wallimage. Il film è distribuito da Cinéart in 8 copie.
(Tradotto dal francese)
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