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USCITE Francia

Au bout du conte: amore e archetipi

di 

- Il ritorno del raffinato duo Agnès Jaoui - Jean-Pierre Bacri crea l'evento. Bella sorpresa per la commedia romantica 20 ans d’écart

Film corale, dialoghi cesellati, variazioni sulla coppia e sull'amore, ritratto sociologico condito con umorismo intelligente: lo stile creativo del duo Agnès Jaoui - Jean-Pierre Bacri aveva già lasciato il segno con Il gusto degli altri nel 2000 (3,8 milioni di entrate in Francia, nomination all'Oscar, quattro César tra cui miglior film e miglior sceneggiatura). Un successo immediato confermato con Così fan tutti [+leggi anche:
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(premio della sceneggiatura al Festival di Cannes 2004 e 1,6 milioni di spettatori in Francia) e appena intaccato dalla modesta performance di Parlez-moi de la pluie [+leggi anche:
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(1 milione di entrate nel 2008).

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Dopo aver convinto gran parte della critica, eccoli tornare con Au bout du conte [+leggi anche:
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, lanciato oggi da Memento Films Distribution in 330 copie. La formula è consolidata: Agnès Jaoui dirige su sceneggiatura scritta da entrambi, che figurano anche tra gli interpreti accanto ad Agathe Bonitzer, Arthur Dupont, Didier Sandre e Benjamin Biolay. Riallacciandosi alla classica conclusione delle favole ("E vissero felici e contenti…"), il duo Jaoui-Bacri confronta la realtà degli amori contemporanei al simbolismo delle fiabe. "Volevamo parlare della necessità e dell'assurdità della fede" sottolinea la regista. "E l'amore, in fondo, è la fede più condivisa, è la favola che ciascuno o quasi può vivere nel quotidiano". La principessa che aspetta il Principe Azzurro, il valoroso cavaliere, Cappuccetto Rosso e il lupo, la strega, l'orco: tutti gli archetipi sono rivisitati in un crocevia di racconti che oscillano tra ritratti giubilanti e ironia tagliente.

Bella sorpresa in cartellone e virata a 180 gradi riuscita per David Moreau, che aveva cominciato la sua carriera nel cinema horror in coppia con Xavier Palud (Ils e la produzione americana The Eye) e che ha diretto da solo la commedia romantica 20 ans d’écart [+leggi anche:
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, lanciata da EuropaCorp in 415 cinema. Interpretato dall'astro nascente Pierre Niney (nominato ai César 2012 e 2013 della miglior promessa per J’aime regarder les filles [+leggi anche:
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e Comme des frères [+leggi anche:
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; prossimamente protagonista di Yves Saint Laurent di Jalil Lespert) e dalla belga Virginie Efira (La chance de ma vie [+leggi anche:
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), il film racconta l'idillio tra una donna in carriera di 38 anni e un ragazzo di appena 20 che comincia come uno stratagemma ideato dalla prima per scrollarsi di dosso l'immagine di donna rigida e ottenere così una promozione.

Arrivano sugli schermi questo mercoledì anche Sababou, l’espoir di Samir Benchikh (distribuzione Eurozoom in sette sale), il documentario Outreau, l'autre vérité di Serge Garde (Zelig films in 22 sale) e la coproduzione tedesco-americana Hansel & Gretel: Witch Hunters [+leggi anche:
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del norvegese Tommy Wirkola (Paramount Pictures France su 435 schermi). Tra le altre novità non europee, si segnala No del cileno Pablo Larraín (Wild Bunch Distribution in 104 sale), attrazione della Quinzaine des réalisateurs 2012, nominato all'Oscar 2013 del miglior film straniero e venduto nel mondo dai francesi di Funny Balloons.

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(Tradotto dal francese)

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