The Impossible porta la quota di mercato del cinema spagnolo al 19,5% nel 2012
- L'Istituto della Cinematografia e le Arti Audiovisive (ICAA) pubblica i dati ufficiali dell'anno cinematografico 2012
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intervista: Juan Antonio Bayona
scheda film] di JA Bayona si è confermato il grande salvatore del cinema spagnolo nel 2012. Con 41 milioni di euro incassati, quasi un terzo del totale di tutte le produzioni spagnole uscite, ha aiutato in gran parte la cinematografia nazionale a passare da una quota di mercato del 15.6% nel 2011 al 19.5% nel 2012, stando ai dati ufficiali pubblicati dall'Istituto della Cinematografia e le Arti Audiovisive (ICAA).
Uno dei dati più significativi del rapporto, pubblicato dall'ICAA con alcuni mesi di ritardo rispetto agli anni passati, riguarda l'affluenza di spettatori al cinema. Tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2012, i cinema spagnoli hanno perso quasi quattro milioni di spettatori, che si aggiungono ai 40 che hanno smesso di frequentare le sale tra il 2004 e il 2011. Un'autentica emorragia che sta proseguendo, e persino aggravandosi, nel 2013.
The Impossible, film spagnolo di maggior incasso della storia, è stato anche quello con il maggior incasso dell'anno, davanti allo statunitense The Twilight Saga: Breaking Dawn parte II (3.19 milioni di spettatori), lo spagnolo Le avventure di Taddeo l'esploratore [+leggi anche:
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scheda film] (2.72) di Enrique Gato, il neozelandese Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato (2.18) e il francese Quasi amici [+leggi anche:
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scheda film] (2.58, ma con meno incassi del precedente) di Eric Toledano e Olivier Nakache.
Quanto alle produzioni spagnole, dopo le summenzionate pellicole di Bayona e Gato, il film più visto è stato Tengo ganas de ti [+leggi anche:
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scheda film] (1.98 milioni di spettatori), poi Ira de titanes (837 056), Luces rojas [+leggi anche:
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intervista: Rodrigo Cortés
scheda film] (466 868) e El cuerpo [+leggi anche:
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scheda film] (416 848).
Come sempre, il cinema statunitense mantiene una posizione dominante nel mercato spagnolo, sebbene nel 2012 abbia perso dieci punti (dal 69.24% al 59.53%) che passano in parti quasi uguali al cinema spagnolo, europeo e di altri territori (grazie soprattutto al neozelandese Lo Hobbit). Dal canto suo, il cinema europeo, escludendo quello spagnolo, vede una leggera crescita, con una quota del 17.57% (nel 2011 era del 13.24%).
(Tradotto dallo spagnolo)
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