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VENEZIA 2013 Giornate degli Autori

Nobody's Home: una famiglia alla deriva

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- La perdità d'identità di una famiglia colpita dalla morte improvvisa del padre è al centro dell'opera prima della regista turca Deniz Akçay, presentata ai Venice Days

Nobody's Home: una famiglia alla deriva

Una madre che passa le sue giornate davanti alla tv. Due figli adolescenti, una in cerca di attenzioni e l'altro allo sbando. Una figlia maggiore sulle cui spalle ricadono tutte le responsabilità. E' una famiglia disfunzionale quella raccontata nell'opera prima della regista turca Deniz Akçay, in programma alle Giornate degli Autori della 70ma Mostra di Venezia. Si intitola Nobody's Home [+leggi anche:
trailer
intervista: Deniz Akcay
scheda film
]
, ed è proprio una "casa di nessuno" quella che rappresenta. I membri di questa famiglia hanno perso la loro identità e ogni senso di appartenenza da quando è venuto a mancare il padre. E ognuno reagisce a modo suo, alle prese col proprio dramma personale.

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E' un film senza concessioni, Nobody's Home. L'unico spiraglio nella vita della figlia più grande, il matrimonio, è vissuto dai suoi familiari come un tradimento. Soprattutto dalla madre, Nurcan, che non ce la fa a prendere le redini della casa, a dare una direzione, a risorgere dopo la perdita. Per la spesa delega la figlia più piccola, Ozge; se il lavandino perde chiama Feride, la figlia maggiore, e piange. E non sa come fermare la deriva del figlio adolescente, Ilker, che nel frattempo avvia una relazione con la madre di un suo compagno di scuola e fuma hashish.

Feride è disperata ma cerca di essere forte. E' costretta a prendersi cura della famiglia, ma non vuole. L'unica figura centrata è la nonna materna, depositaria di saggezza e tradizione, che richiama Nurcan ai suoi compiti basilari: "Cucina per i tuoi figli", le ordina mentre le porge le buste della spesa. Ed è tra le braccia della nonna che Ilker riesce finalmente a piangere.

C'è speranza nel futuro di queste persone? Il film non sembra darne. In fondo, Feride passa da una prigione all'altra, sposando un uomo che non ama. "Sei nata sfortunata", le dice Nurcan. La spietatezza di una madre depressa può essere immensa. La tragedia è dietro l'angolo, e Nobody's Home ce la lascia intravedere, inesorabile.

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