03/09/2013 - Con materiale di archivio ritrovato di recente — e I dannati della terra del filosofo francese Franz Fanon — il regista svedese Göran Hugo Olsson racconterà la lotta per la liberazione nel Terzo Mondo

Il regista svedese Göran Hugo Olsson — autore di The Black Power Mixtape 1967-1975 [+leggi anche:
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scheda film] sull’evoluzione del Movimento Black Power nella comunità afroamericana e la Diaspora, premiato con due Guldbagger (riconoscimento nazionale svedese) — utilizzerà le esperienze della sua produzione del 2011 per creare una narrazione visiva dell’Africa sulla ricerca della libertà, la Guerra Fredda e la Svezia.

Basato su I dannati della terra del filosofo francese Franz Fanon (1961), e utilizzando materiale d’archivio ritrovato di recente, Concerning Violence (in foto) coprirà “i momenti più arditi nella lotta per la liberazione del Terzo Mondo, illuminando il neocolonialismo di oggi, e i disordini e le reazioni contro di esso”. Scritto da Olsson e prodotto da Annika Rogell e Tobias Janson per Story AB, Concerning Violence è uno dei tre documentari e otto corti supportatati dal Swedish Film Institute con fondi di produzione per 0,7 milioni di euro.

Nel suo documentario The Spy Who Ended Up in the Cold, il regista polacco/svedese Richard Solarz conclude il suo thriller spionistico sulla Guerra Fredda nel villaggio svedese di Burträsk, vicino Umeå: chi è Aleksander Radler, un sacerdote devoto o una spia spietata che non esita a tradire amici ed ex colleghi alla Stasi nella vecchia Germania dell’Est? Solarz produce il film per Direkt Film and Media.

After You, documentario dello svedese Marius Dybwad Brandrud, segue una madre che passa tutto il suo tempo col padre morente — “e io passo tutto il mio tempo a riprendere lei. Dopo un po’ abbiamo fatto le riprese sempre più insieme, è diventato il nostro modo per affrontare il tempo che abbiamo perso”, ha spiegato Brandrud della produzione di Tobias Janson per Story AB.

(Tradotto dall'inglese)