04/04/2003

Programmatori, distributori e società di produzione del cinema d'essai hanno espresso preoccupazione per le voci sulla chiusura del programma per l'esercizio del British Film Institute (BFI). Questa sezione offre consigli, informazioni e servizi a 20 cinema indipendenti e ad altre sale sul territorio per sostenere la distribuzione di film d'essai e per aiutare gli esercenti in una programmazione il più diversificata possibile. Ma a causa dei vari tagli al BFI per razionalizzare i costi, si vocifera che questa sezione sarà chiusa già prima di giugno.

Lucia Hadgiconstanti, portavoce dell'Istituto ha spiegato a Cineuropa che il BFI farà un annuncio ufficiale fra circa una settimana su come intende garantire questo servizio. "Da quel che so, il pubblico non sarà toccato dalle misure che saranno adottate" ha assicurato. Il Film Council, che dovrebbe iniziare a gestire i settori della distribuzione e dell'esercizio, ha recentemente sbloccato 1 milione di sterline (1,4 milioni di euro) per il marketing e la promozione dei film d'essai.

Tuttavia Tony Jones, capo della programmazione e direttore del circuito specializzato City Screen, resta perplesso rispetto alle previsioni dell'FC: "Gli aiuti - spiega a Cineuropa - saranno dati soltanto a quei film che potenzialmente possono essere distribuiti su tutto il territorio, e non a pellicole come per esempio Cose di questo mondo (In this world) o L'arca russa [+leggi anche:
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scheda film], considerati troppo poco commerciali". "Nessuno sa cosa farà il Film Council dopo che il BFI avrà chiuso la sezione. Ma sarebbe un gran danno se non venisse rimpiazzata in qualche modo".

(Tradotto dall'inglese)