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USCITE Italia

Papaleo ex "tifoso di Dio" in Una piccola impresa meridionale

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- Nel cast dell'opera seconda dell'autore di Basilicata coast to coast, protagonista un prete spretato, anche Scamarcio, Bobulova e Felberbaum. Nelle sale il 17 ottobre con Warner

Papaleo ex "tifoso di Dio" in Una piccola impresa meridionale

In Basilicata coast to coast [+leggi anche:
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, faceva recitare un cantante: Max Gazzè. Nel suo secondo film da regista, Una piccola impresa meridionale [+leggi anche:
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, fa cantare un attore: Riccardo Scamarcio. C'è sempre tanta musica nei film di Rocco Papaleo. "Quando scrivo parto dalla musica", afferma l'autore lucano, "in questo caso da una mia canzone intitolata 'La mia parte imperfetta', da cui abbiamo preso spunto per trovare un divertimento, attingendo anche alla mia biografia o a quella di persone a me vicine".

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Una piccola impresa meridionale è un'altra storia del Sud, dove bellezze della natura e note raffinate si mischiano a dialetto, pregiudizi e disavventure personali, raccontando ancora una volta il percorso di un variegato gruppo di persone verso la (ri)scoperta di se stessi. Un prete spretato (Rocco Papaleo) sedicente ex "tifoso di Dio", suo cognato cornuto (Riccardo Scamarcio – nella foto con Papaleo), una prostituta in pensione (Barbora Bobulova), una coppia di lesbiche (Sarah Felberbaum e Claudia Potenza), una stravagante ditta di ristrutturazioni (Giovanni Esposito, Giampiero Schiano e la piccola Mela Esposito) e una madre sopraffatta dagli scandali (Giuliana Lojodice), si ritrovano in un vecchio faro in disuso, ognuno in fuga dai propri "peccati". Accostando differenze e limando spigolosità, finiranno per condividere una brillante impresa, quella di ristrutturare il faro e trasformarlo in un albergo, ristrutturando allo stesso tempo anche se stessi.

Il film affronta, fra gli altri, il tema dell'omosessualità, iniettando nella trama un sapore politically correct e da commedia dei buoni sentimenti che forse, da Papaleo, non ci si sarebbe aspettati: "Una delle prime immagini che mi sono venute in mente, quando pensavo al film, era quella di un matrimonio con due veli da sposa. Forse questo mi ha portato a essere un po' retorico", ammette il regista, che ha co-firmato la sceneggiatura con Valter Lupo. "Ma l'intento era suscitare reazioni forti nel grande pubblico: penso a mia madre e alla gente del mio paese quando lo vedranno".

Con questa sua seconda prova, l'autore del fortunatissimo Basilicata coast to coast (leggi la recensione - David di Donatello e Nastro d'argento 2010 per il miglior regista esordiente e la miglior musica) conferma la sua vena poetico-malinconica, la sua comicità stralunata e la sua estetica del territorio (il film, ambientato in un imprecisato paese del sud Italia, è stato girato nei pressi di Oristano, "nella Sardegna più incontaminata"), valorizzato dalla fotografia di Fabio Zamarion (David di Donatello 2007 per la fotografia di La sconosciuta [+leggi anche:
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di Giuseppe Tornatore). Manca però di mordente, un po' di ritmo e anche qualche risata. Tra i guizzi della sceneggiatura, il personaggio dell'operaio-stuntman, Gennaro in arte Jennifer, che quando meno te l'aspetti si produce nei suoi numeri da circo, davanti allo stupore di tutti.

Prodotto da Paco Cinematografica e distribuito da Warner (accoppiata rivelatasi già vincente con La migliore offerta [+leggi anche:
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di Tornatore), Una piccola impresa meridionale sarà nelle sale italiane il 17 ottobre in 400 copie.

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