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BERLINALE 2014 Mercato

Il cinema ungherese torna in forze all'EFM

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- Quattro prime di mercato, 15 titoli in post-produzione in prevendita firmati Mundruczo e Hajdu, e due progetti al Co-production Market

Il cinema ungherese torna in forze all'EFM
A Land of Storms di Ádám Császi

Dopo un difficile periodo di magra, la produzione cinematografica ungherese si è rimessa in moto e il 2014 vedrà arrivare un buon numero di titoli magiari nelle sale e/o ai festival. Un ritorno in salute che si manifesta alla 64ma Berlinale, al via da oggi con A Land of Storms [+leggi anche:
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intervista: Adam Csaszi
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di Ádám Császi al Panorama (leggi l'articolo) e un solido contingente di titoli all'European Film Market.

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Quattro lungometraggi della line-up dell'Hungarian National Film Fund Sales debutteranno sul mercato: Heavenly Shift [+leggi anche:
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di Mark Bodzsar (leggi l'articolo), Coming Out di Denes Orosz (il film ungherese n°1 al box-office nazionale 2013 - news), Liza, the Fox-Fairy [+leggi anche:
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intervista: Karoly Ujj Mészáros
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di Károly Ujj Mészáros (articolo) e il film fantastico Aura di Zsolt Bernáth.

Tra le prevendite si distinguono White God di Kornel Mundruczó (articolo) e Mirage di Szabolcs Hajdu (articolo), le nuove opere di due cineasti apprezzati nei grandi festival.

Sono attesi con curiosità anche Weekend di Aron Mátyássy (articolo), Swing di Csaba Fazekas (articolo) e Zero di Gyula Nemes (articolo).

Si segnalano inoltre tre opere prime che arriveranno nelle sale quest'anno: Afterlife di Virag Zomborácz (articolo e vedi il making of), Whatever Happened to Timi di Attila Herczeg e The Wednesday Child di Lili Horvát.

Questa ondata di titoli ungheresi in post-produzione include anche Paw di Robert Adrian Pejo (articolo), No Man's Island di Ferenc Török, Car Park di Bence Miklauzic (articolo), la commedia Argo 2 [+leggi anche:
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di Attila Árpa e la docufiction sperimentale Picturesque Epochs di Péter Forgács.

Infine, due progetti ungheresi figurano tra i 39 selezionati all'11mo Berlinale Co-Production Market: House of Isaura di Bence Fliegauf (la cui sceneggiatura racconta le disavventure di un "alieno" che sbarca in campagna) e Ginko del duo Mónika Mécs - Gábor Rohonyi (centrato su un irlandese che investe due bambini in Ungheria e sul padre di questi che cerca di far mettere in prigione il pirata della strada, tra il clamore dei media e una crisi diplomatica tra i due paesi).

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(Tradotto dal francese)

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