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BERLINALE 2014 Panorama

Berlinale: Standing Aside, Watching, o la violenza dell'inazione

di 

- Il film di Yorgos Servetas della sezione Panorama gioca con l’estetica occidentale in una favola sui pericoli del tornare a casa

Berlinale: Standing Aside, Watching, o la violenza dell'inazione
Marina Symeou in Standing Aside, Watching

Ci vuole un po’ per entrare in Standing Aside, Watching [+leggi anche:
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scheda film
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, il secondo film di Yorgos Servetas,  ma una volta fatto questa storia, una sorta di neo-western su una ragazza che torna nella sua città natale per trovarvi una dilagante corruzione che rende inutile la presenza di uno sceriffo, vi seguirà fuori dalla sala anche dopo che le luci si riaccendono, una volta finiti i titoli di coda.

In una Grecia messa in ginocchio dalla crisi, Antigone (Marina Symeou), una giovane attrice che fatica ad arrivare alla fine del mese, decide di tornare nella sua cittadina di origine, sperando che questo faciliti la sua terribile situazione economica. Una volta arrivata inizia a dare ripetizioni, poi a rintracciare vecchi amici, che incontra anche per caso, e comincia a flirtare con un ragazzo più giovane. Tutto sembra andare per il meglio, ma qualcosa di marcio si nasconde dietro questa situazione dorata.

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In linea con la corrente estetica contemporanea greca, Claudio Bolivar, il direttore della fotografia di Sevetas, usa toni chiari, monopolizzati dal bianco per dipingere una società scolorita, nel bel mezzo di una crisi di valori, oltre che una crisi economica. Una diffusa anarchia favorisce lo svilupparsi di un contorto senso di possesso in tutti coloro che sono disposti a prendersi con la forza quello che non gli viene dato, che siano beni materiali o gesti di affetto forzati, come dimostra il personaggio di Nondas (Nikos Yorgakis), un uomo d’affari di successo dai comportamenti discutibili, che ha una relazione estremamente violenta con un’amica di Antigone dei tempi della scuola.

Come suggerisce il titolo, le ingiustizie e le malefatte perpetrate da uomini con amici abbastanza importanti da garantirgli l’impunità rimangono effettivamente impunite, grazie alla riluttanza dei concittadini a denunciarli. Non ci si può aspettare lo stesso però da una ragazza di nome Antigone che, fedele al suo nome, si prepara a intervenire, dando così una scossa alla paresi che sembra essersi impossessata della città.

Presentato al Crossroad Forum di Co-produzione di Salonicco nel 2011, il film, la cui anteprima mondiale è avvenuta a Toronto, esordisce in Europa nella sezione Panorama.

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(Tradotto dall'inglese)

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