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MALAGA 2014

Malaga punta i riflettori sul cinema spagnolo

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- La nuova edizione della manifestazione andalusa, la cui programmazione è stata presentata oggi a Madrid, punta sulla produzione in castigliano sia nazionale che ispanoamericana

Malaga punta i riflettori sul cinema spagnolo
Elena Anaya in Todos están muertos

Un giorno dopo averlo fatto nella città andalusa, Juan Antonio Vigar, direttore del Festival di Malaga, è comparso nella capitale davanti a un nutrito gruppo di giornalisti. Il suo impegno nel sostenere, in tempi difficili, l'industria e il talento cinematografico nazionale è emerso dalle sue parole e dalla selezione dei 109 film in programma, "che dimostra l'interesse che si ha nel continuare a fare cinema in Spagna".  

Quest'anno il festival – che si celebrerà dal 21 al 29 marzo – comincerà un giorno prima e si prolungherà con una maratona finale, in cui il pubblico potrà gustare i titoli premiati nelle diverse sezioni. Nella sezione ufficiale, composta da 16 lungometraggi, spicca il film d'apertura No llores, vuela [+leggi anche:
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di Claudia Llosa, presentato a Berlino; il sequel di Carmina o revienta [+leggi anche:
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, successo del comico Paco León, l'attesissimo Carmina y amén [+leggi anche:
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, con un budget più sostanzioso rispetto alla sua opera prima; la seconda pellicola di Jorge Torregrossa (Fin [+leggi anche:
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), La vida inesperada [+leggi anche:
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, con Javier Cámara (recente premio Goya), e il road movie girato negli Stati Uniti da Emilio Aragón, Una noche en el viejo México [+leggi anche:
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, con Robert Duvall protagonista, che chiuderà fuori concorso la manifestazione.

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Spiccano nella competizione anche la coproduzione con l'Irlanda Amor en su punto [+leggi anche:
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, intreccio romantico-culinario firmato da Teresa de Pelegrí e Dominic Harari, e il primo lungometraggio dell'appludita autrice di corti Beatríz Sanchís, Todos están muertos [+leggi anche:
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, sostenuto da Eurimages e con Elena Anaya nel ruolo principale. Una giuria presieduta dal cineasta Manuel Gómez Pereira assegnerà gli ambiti Premi Biznaga.

Con l'Argentina paese ospite, il festival di Malaga, “nella sua edizione più internazionale" secondo Vigar, getta un altro ponte verso l'America Latina assegnando il premio della sezione Territorio Latinoamericano, e renderà omaggio a Maribel Verdú, Pablo Berger, José Sacristán e Gil Parrondo.

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(Tradotto dallo spagnolo)

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