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CANNES 2014 Selezione

Obiettivo Croisette: i giochi non sono fatti

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- Rumors e mezze verità a due settimane dall'annuncio della selezione ufficiale

Obiettivo Croisette: i giochi non sono fatti

A due settimane precise dall'annuncio della selezione ufficiale del 67mo Festival di Cannes (dal 14 al 25 maggio 2014), l'universo cinefilo parigino fa circolare rumors e mezze verità, una nebulosa particolarmente densa visto che diversi candidati seri (in particolare francesi) a un bel posto nella vetrina della Croisette non sono stati ancora visionati. Quello che è certo, in compenso, è che il delegato generale Thierry Frémaux è attualmente al lavoro su una rosa particolarmente attraente sulla carta, specialmente per quanto riguarda l'offerta europea e a dispetto di una rappresentanza asiatica che si mormora sia un po' ristretta quest'anno.

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Secondo le voci più recenti circolate nel piccolo gioco delle congetture, La chambre bleue di Mathieu Amalric sarebbe diretto verso la Quinzaine des réalisateurs e Bird People di Pascale Ferran sarebbe sempre in lizza, post visione, per un posto in competizione. Ma la lotta francese è appena cominciata e promette di essere particolarmente feroce con The Search del premio Oscar Michel Hazanavicius, Sils Maria di Olivier Assayas, Saint Laurent di Bertrand Bonello e gli outsider Bande de filles di Céline Sciamma e Eden di Mia Hansen Love. Il timing del montaggio rischia invece di essere un po' stretto per il lungometraggio in lingua spagnola Retour à Ithaque di Laurent Cantet.

La lista internazionale dei pretendenti alla Palma d'oro che compaiono in tutti i pronostici include Deux jours, une nuit del duo belga Jean-Pierre e Luc Dardenne, Sommeil d'hiver del turco Nuri Bilge Ceylan, The Cut del tedesco Fatih Akin, Phoenix del suo connazionale Christian Petzold e tre titoli britannici: Jimmy's Hall dell'inglese Ken Loach, Mr Turner di Mike Leigh e il biopic su Lance Armstrong di Stephen Frears. Vi si aggiungonno Maps to the Stars del canadese David Cronenberg, Leviathan del russo Andreï Zvyagintsev, Birdman del messicano Alejandro González Iñárritu, The Homesman dell'americano Tommy Lee Jones, Foxcatcher del suo connazionale Bennet Miller, Still the Water della giapponese Naomi Kawase, Coming Home del cinese Zhang Yimou. Non è sicuro invece che il canadese Xavier Dolan riesca a finire il montaggio di Mommy in tempo per una selezione.

Tra i tanti film da seguire comunque da vicino sono da citare A Pigeon Sat on a Branch Reflecting on Existence dello svedese Roy Andersson, Tourist di Ruben Ostlund, Geronimo di Tony Gatlif, Le procès degli israeliani Ronit e Shlomi Elkabetz, L'institutrice del loro connazionale Nadav Lapid, Métamorphoses di Christophe Honoré, Welcome to New York di Abel Ferrara, Le meraviglie dell'italiana Alice Rohrwacher, il documentario The Salt of the Earth del duo Wim Wenders - Juliano Ribeiro Salgado, Mon amie Victoria di Jean-Paul Civeyrac, Magical Girl dello spagnolo Carlos Vermut, Hermosa juventud del suo connazionale Jaime Rosales, I Am Here del danese Anders Morgenthaler, Box del rumeno Florin Serban, Mr Kaplan dell'uruguayano Alvaro Brechner, un film ancora senza titolo dell'argentino Lisandro, Goodbye To Language 3D di Jean-Luc Godard e la mini-serie P'tit Quinquin di Bruno Dumont.

Un'opera prima britannica avrebbe sedotto la Quinzaine des réalisateurs (forse, con ogni riserva, Catch Me Daddy di Daniel Wolfe) e le opere prime e seconde francesi dovrebbero essere ben rappresentate quest'anno nelle sezioni parallele, data la ricchezza delle proposte tra cui Angélique del trio Marie Amachoukeli - Claire Burger - Samuel Theis, Les combattants di Thomas Cailley, Hippocrate di Thomas Lilti e Qui vive di Marianne Tardieu . Titoli che sono solo la cresta di un'onda di candidati plausibili per un viaggio sulla Croisette, ma che non serve elencare tutti per non trasformare il gioco dei pronostici in un catalogo extra-large.

Entrati nell'ultima fase delle selezioni, Thierry Frémauxe i suoi omologhi della Quinzaine e della Settimana della Critica sono i soli ad avere in mano tutte le carte di un'edizione cannense 2014 che, vada come vada, promette molto bene.

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(Tradotto dal francese)

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