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USCITE Francia

Une histoire banale: una produzione da 8000 euro

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- Audrey Estrougo è riuscita a portare a termine un film sul tema dello stupro. Escono anche La belle vie, My Sweet Pepper Land e Heli

Une histoire banale: una produzione da 8000 euro
Une histoire banale di Audrey Estrougo

"Penso che il cinema sia anche un'arte di denuncia che può servire a smuovere le cose". Rivelatasi con Regarde moi [+leggi anche:
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(selezionato al Forum della Berlinale 2008), Audrey Estrougo affronta con Une histoire banale [+leggi anche:
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, lanciato oggi nelle sale da Damned Distribution in 25 copie, il tema tabù dello stupro. Confrontatasi con la mancanza di interesse da parte dei canali TV per i soggetti difficili che le interessano ("un cinema che vuole condividere una vera coscienza con gli spettatori, non solo distrarli"), la regista ha deciso di portare a termine il suo terzo lungometraggio ad ogni costo, girando in tre settimane nel suo appartamento con un budget di 8000 euro raccolti grazie al "crowdfunding", il sostegno volontario di attori e tecnici, e l'appoggio di fornitori (in particolare TSF) che hanno prestato cortesemente il materiale.

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Sostenuto dalla performance di Marie Denarnaud nel ruolo principale e dal lavoro di Guillaume Schiffman (nominato all'Oscar 2011) alla direzione della fotografia, Une histoire banale è centrato su una donna di trent'anni che conduce una vita semplice e gradevole e che si prepara a traslocare con il suo fidanzato. Ma una sera, tutto viene stravolto in pochi minuti. Una storia banale, ma che lascia delle tracce… "Ho voluto filmare il male invisibile che corrode e distrugge", spiega Audrey Estrougo. "Lo stupro è tabù perché è un atto che riposa essenzialmente sulla supremazia dell'uomo sulla donna, e riconoscerlo come un crimine (e non sempre è così, visto che si giudica in sede correzionale e non penale) rimetterebbe in questione le fondamenta della nostra società".

Arrivano nelle sale anche tre titoli di qualità scoperti a Venezia e Cannes: La belle vie [+leggi anche:
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intervista: Jean Denizot
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di Jean Denizot (vincitore del Label Europa Cinemas ai Venice Days 2013 - Chrysalis Films in 26 copie), la coproduzione franco-curda My Sweet Pepper Land [+leggi anche:
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di Hiner Saleem (presentato al Certain Regard cannense - leggi la recensione - Memento Films Distribution in 74 copie) e Heli [+leggi anche:
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del messicano Amat Escalante (premio della regia l'anno scorso a Cannes - recensione - coprodotto da Francia, Paesi Bassi e Germania - Le Pacte in 16 copie).

Il cartellone di questo mercoledì è completato da Les yeux jaunes des crocodiles [+leggi anche:
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di Cécile Telerman (adattamento del best-seller omonimo di Katherine Pancol con Julie Depardieu ed Emmanuelle Béart - Wild Bunch Distribution), Une braise dans la neige di Boris Baum e il documentario Tout est permis di Coline Serreau (Bac Films).

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(Tradotto dal francese)

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