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VENEZIA 2014 Israele

Due film israeliani alla Mostra: The Farewell Party e Villa Touma

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- I film di Sharon Maymon e Tal Granit e di Suha Arraf saranno presentati rispettivamente alle Giornate degli Autori e alla Settimana Internazionale della Critica

Due film israeliani alla Mostra: The Farewell Party e Villa Touma
The Farewell Party di Sharon Maymon e Tal Granit

Due film di registi israeliani si sono guadagnati l’ammissione alla 71ma Mostra Internazionale del Cinema: The Farewell Party [+leggi anche:
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intervista: Tal Granit & Sharon Maymon
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 di Sharon Maymon e Tal Granit sarà proiettato nell’ambito della selezione ufficiale delle Giornate degli Autori. La pellicola tratta di un gruppo di amici in una casa di riposo a Gerusalemme che costruisce una macchina per l’eutanasia per aiutare un amico malato terminale. Quando si sparge la voce dell’esistenza della macchina, sempre più persone chiederanno il loro aiuto e il gruppo di amici si troverà a dover affrontare un dilemma emotivo.

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Sharon Maymon e Tal Granit si sono aggiudicati il Best Pitch Award alla Berlinale 2010 con la sceneggiatura di My Sweet Euthanasia, su cui si basa The Farewell Party, dopo una precedente collaborazione estremamente proficua tra i due. I registi hanno dichiarato: "Per noi è molto emozionante iniziare le proiezioni internazionali della pellicola alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Il nostro film è una storia drammatica con momenti comici, così come la vita stessa."

Villa Touma [+leggi anche:
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, il primo lungometraggio di Suha Arraf, verrà proiettato nell’ambito della parallela Settimana Internazionale della Critica. Il film narra la vita di tre sorelle palestinesi cristiane che hanno perduto le proprie terre e il proprio stato sociale in seguito alla guerra contro Israele del 1967 e che non sono in grado di affrontare la nuova, dolorosa realtà a loro imposta. Le tre si rinchiudono dunque nella propria villa e continuano a vivere nel passato. Tra le mura cadenti della grossa casa, le sorelle vivono sigillate all’interno della propria sfera personale, ciascuna con i propri segreti, i propri sogni e le proprie storie di amori infranti, nascoste dietro una maschera di compostezza e decoro. 

Nella brochure del film, Arraf scrive: "Ho voluto dar vita a un diverso tipo di film palestinese che non rappresentasse la Palestina semplicemente come eroe o come vittima. Ho voluto mettere in risalto il popolo palestinese, le sue esistenze e la sua dignità."

Entrambi i film sono stati supportati dall’Israel Film Fund

Lo scorso anno, il film drammatico di spionaggio Bethlehem [+leggi anche:
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intervista: Yuval Adler
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, dell’israeliano Yuval Adler, si è aggiudicato il primo premio nel corso delle Giornate degli Autori della 70ma Mostra del Cinema di Venezia.

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(Tradotto dall'inglese)

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