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USCITE Paesi balcanici

Little Buddho alla conquista di Croazia e Slovenia

di 

- La co-produzione tra Serbia, Slovenia e Bosnia verrà distribuita in Croazia e in Slovenia il 30 ottobre

Little Buddho alla conquista di Croazia e Slovenia

Tre anni dopo The Parade [+leggi anche:
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scheda film
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di Srdjan Dragojević, un nuovo successo conquista i paesi dell’ex Jugoslavia: Little Buddho, l’opera prima del regista serbo-montenegrino Danilo Beckovic. Co-prodotto da Gargantua Films e New Ora Media (Serbia), Perfo (Slovenia) e Balkan Film (Bosnia), il film ha già avuto 282.000 spettatori in Serbia, Montenegro, Bosnia e Macedonia nelle cinque settimane successive alla sua uscita e verrà distribuito in Croazia e Slovenia il 30 ottobre.  

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Il protagonista (il cui nome nel titolo internazionale fa il verso al ruolo Keanu Reeves nel film di Bertolucci Il Piccolo Buddha), è interpretato da Petar Strugar ed è un ragazzo di 18 anni che studia a Podgorica. Il padre, un ricco chirurgo, opera da ubriaco un suo amico, vittima di un incidente d'auto, e accidentalmente lo uccide. Il padre del ragazzo, Božo (Petar Božović), un boss mafioso, esige vendetta e inizia una faida di sangue, un fenomeno che è ancora abbastanza diffuso a Montenegro. Così Budo viene inviato a Belgrado con l'aiuto di un influente amico di famiglia, Krsto (Tihomir Stanić, anche lui a capo della Balkan Film).

Una volta lì, Budo viene affidato a Mišo (Sergej Trifunović), un poliziotto corrotto che non si fa scrupoli a ricattare anche i suoi amici più stretti. Le cose iniziano a mettersi male per Budo quando Krsto inizia a complottare con Božo; Mišo, che all'inizio prende parte al piano, cambia idea e decide di aiutare il ragazzo invece di ucciderlo.

La commedia si basa sullo stereotipo secondo cui i montenegrini che vivono a Belgrado avrebbero il controllo della città. Nell’ex Jugoslavia, i montenegrini ricoprivano alcune delle più alte cariche nella Difesa e, dopo il crollo del Paese, sono iniziate le faide territoriali tra i clan mafiosi locali e i loro rivali di Belgrado. 

Beckovic e il suo co-sceneggiatore, Dimitrije Vojnov, hanno basato tutta la storia e i personaggi su questo tropo. Quando Budo arriva a Belgrado, ha la sensazione che tutti i cittadini siano montenegrini per via del loro caratteristico accento. 

Vojnov è stato anche il co-autore di See You in Montevideo, film serbo candidato agli Oscar quest'anno, e del suo sequel, Montevideo, Taste of a Dream, che hanno ottenuto oltre un milione di spettatori in Serbia. 

Strugar, che vediamo in Little Buddho, deve il suo successo proprio ai ruoli che ha interpretato in questi due film. Insieme a Trifunović, una delle più grandi stelle della regione, forma un’improbabile coppia di amici che è il fulcro di tutte le scene più comiche del film. 

Come The Parade nel 2011, Little Buddho farà sicuramente presa sugli spettatori balcanici, poiché si basa su minimo comune denominatore – gli stereotipi – ma non sottovaluta l'intelligenza del suo pubblico. Intriso di humor nero, veloce e politicamente scorretto, il film farà colpo anche sui croati, che parlano la stessa lingua e hanno uno stereotipo simile nei confronti agli erzegovini a Zagabria. I giovani sloveni potrebbero tuttavia rivelarsi un pubblico più difficile da conquistare a causa delle differenze linguistiche e culturali.

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(Tradotto dall'inglese)

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