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BERLINALE 2015 Panorama Special

Why Me?: un eccezionale thriller politico rumeno

di 

- BERLINO 2015: L’ultimo film di Tudor Giurgiu esplora il torbido contesto di un caso giudiziario reale

Why Me?: un eccezionale thriller politico rumeno

Il cinema rumeno, nonostante produca decine di pellicole ogni anno, è ancora lontano dall’essere un’industria sviluppata, come dimostra la mancanza di film di genere. Dopo la sua commedia Of Snails and Men [+leggi anche:
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, Tudor Giurgiu compie un nuovo passo in questa direzione con l’attesissimo Why Me? [+leggi anche:
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, un thriller più politico che giudiziario ispirato al caso di Cristian Panait, il procuratore rumeno che morì in circostanze misteriose più di un decennio fa, a soli 29 anni. Il film è proiettato nella sezione Panorama Special della Berlinale di quest’anno.

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In Why Me?, il nome del procuratore è Cristian Panduru, il che indica che il regista ha scelto di offrire la propria visione della torbida fine di Panait. Panduru (Emilian Oprea) è un uomo giovane, bello e ambizioso, e il pubblico noterà sin dai primi minuti del film la sua fiducia nel brillante avvenire che lo attende. Nonostante sia un gran lavoratore e abbia un buon rapporto col suo superiore, il procuratore capo Codrea (Mihai Constantin), Panduru rimane sorpreso quando gli viene assegnato il caso di un ex collega, Bogdan Leca (Alin Florea), accusato di corruzione.

Essendo Leca uno dei pochi procuratori a formulare accuse contro potenti uomini d’affari, Panduru ha qualche incertezza sul caso e comincia ad indagare con uno sguardo diverso. Presto si renderà conto che intorno a Leca si stavano tessendo oscuri piani e interessi.

Il film può contare sulla recitazione convincente di Oprea, un attore sconosciuto al pubblico rumeno fino ad ora. Considerato come il nuovo Dragoş Bucur, ha interpretato un ruolo interessante in Self-Portrait of a Dutiful Daughter [+leggi anche:
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 di Ana Lungu (proiettato a Rotterdam 2015 - leggi la recensione) e alla fine dell’anno lo vedremo in Orizont [+leggi anche:
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, di Marian Crişan (leggi la news), un dramma sociale sul disboscamento illegale. Oprea, che all’inizio ostenta uno sguardo duro e determinato, altera il suo stile interpretativo quando Panduru si vede coinvolto in una rete di corruzione e paranoia.

Con l’aiuto dello scenografo Cristian Niculescu, che ha ricostruito la Romania comunista anche in Quod Erat Demonstradum [+leggi anche:
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di Andrei Gruzsniczki, e del direttore della fotografia Marius Panduru (che firma pure Aferim! [+leggi anche:
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intervista: Radu Jude
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, il film rumeno in bianco e nero ambientato nel XIX secolo che la Berlinale proietta in concorso), Giurgiu ricrea un periodo “interessante” (come nella famosa maledizione cinese) della storia del paese.

Why Me?, benché troppo convenzionale e un po’ lungo, avrà senza dubbio il suo impatto in Romania (nonostante il finale noto a tutti) e negli ex paesi comunisti che ancora si confrontano con una corruzione generalizzata. Per il pubblico rumeno, il film metterà anche in evidenza come il paese sia cambiato dalla morte di Panait. Tudor Giurgiu ricorre infatti a un confronto tra passato e presente attraverso alcuni cartelli prima dei titoli di coda: decine di magnati e persino un ex primo ministro figurano tra le "vittime" del sistema giudiziario rumeno.

Il film è prodotto da Libra Film insieme con Hai-Hui Entertainment (Romania), Chouchkov Brothers (Bulgaria) e Cor Leonis Films (Ungheria) ed è rappresentato da Heretic Outreach (leggi la news).

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(Tradotto dall'inglese)

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