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SIVIGLIA 2014

La ignorancia de la sangre, l’ignoranza del genere

di 

- L’incursione di Manuel Gómez Pereira nel thriller, con protagonisti Juan Diego Botto, Paz Vega e Alberto San Juan, inaugura il Festival del Cinema Europeo di Siviglia

La ignorancia de la sangre, l’ignoranza del genere

Il cinema di genere lo si fa seguendo una ricetta precisa, e come tutto ciò che viene fatto in questo modo, ha due possibili risultati: venire bene o venire male. Il veterano regista spagnolo Manuel Gómez Pereira (autore di commedie emblematiche degli anni ’90 come ¿Por qué lo llaman amor cuando quieren decir sexo? e El amor perjudica seriamente la salud,così come di titoli più recenti come Reinas e El juego del ahorcado [+leggi anche:
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) segue in La ignorancia de la sangre [+leggi anche:
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, film d’apertura del Festival del Cinema Europeo di Siviglia, la ricetta del genere, in questo caso quella del thriller. E il risultato?

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Il film racconta un’indagine condotta dal capo della squadra omicidi di Siviglia, Javier Falcón, personaggio che lo scrittore inglese Robert Wilson creò una decina d’anni fa con la sua opera L’uomo di Siviglia. Qui Falcón (interpretato da Juan Diego Botto) si vede coinvolto in due casi contemporaneamente: un vecchio amico (Alberto San Juan) infiltrato in un commando terrorista islamico si vede sull’orlo dell’abisso quando la suddetta fazione cerca di reclutare suo figlio per la causa; allo stesso tempo, il figlio della sua compagna (Paz Vega) è stato sequestrato da una (o due) mafie russe che pretendono soldi e un’informazione finita nelle mani della polizia dopo un incidente inaspettato. La ignorancia de la sangre è assolutamente un film di genere: nella sceneggiatura, la complessità lascia il passo al racconto della ricerca del figlio da parte di sua madre (degnamente interpretata da Vega), così l’insieme, sebbene ben ritmato e ben confezionato, segue le orme dei best-seller polizieschi (come quello che adatta) senza aggiungere nulla di nuovo.

C’è da dire comunque che in questa produzione di Maestranza Films e Tornasol Films, Pereira (o meglio, Wilson) trasforma abilmente la città di Siviglia in un punto di convergenza della criminalità della nostra società globalizzata, in cui le mafie europee rivaleggiano con la minaccia terrorista islamica, usandola come scusa perfetta per giocare al thriller.

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(Tradotto dallo spagnolo)

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