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PRODUZIONE Ungheria

I film ungheresi premono alle porte del 2015

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- Con sei uscite nel primo trimestre e una decina di film in post-produzione, il cinema magiaro riparte alla conquista del suo pubblico

I film ungheresi premono alle porte del 2015
Lily Lane di Bence Fliegauf

Dopo essere sceso nel 2013 a un livello di quota di mercato nazionale infinitesimale (1,3%) con soli sette film ungheresi distribuiti nelle sale del paese, il cinema magiaro, che ha un po’ rialzato la testa nel 2014 (in particolare con il film premiato a Cannes White God [+leggi anche:
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di Kornel Mundruczo e la sorpresa For Some Inexplicable Reason [+leggi anche:
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di Gábor Reisz), avrà molti assi da giocarsi nel 2015.

Già da ora, sei film sono programmati per un’uscita nazionale nel primo trimestre. Il 15 gennaio arriverà Comedy Duel di Béla Paczolay (apprezzato nel 2008 per il suo primo lungometraggio The Adventurers), una produzione Café Film centrata sulla rivalità tra due star dello stand-up (incarnate dalle celebrità ungheresi László Hadházi e Ádám Kiss).

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Seguiranno il 22 gennaio Car Park di Bence Miklauzic (articolo) e Paw di Róbert Pejó (articolo), My Day Your Night di Andras Móray e Gabor Dési il 1° febbraio, Liza di Károly Ujj Mészáros (articolo) il 19 febbraio e Argo 2 di Attila Árpa il 12 marzo.

Tra i titoli in post-produzione brilla Lily Lane di Bence Fliegauf (articolo) che dovrebbe debuttare in un grande festival internazionale se si considera il percorso precedente del suo autore (Forum della Berlinale 2003 con Forest, pluripremiato con Dealer nel 2004, Pardo d’oro Cineasti del presente a Locarno nel 2007 con Milky Way e in competizione nel 2010 con Womb [+leggi anche:
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, e infine Grand Prix della Giuria a Berlino nel 2012 con Just The Wind [+leggi anche:
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).

Una bella carriera nelle sale ungheresi sembra attendere Home Guards di Krisztina Goda (che aveva sbancato il botteghino con Just Sex and Nothing Else [+leggi anche:
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e Children of Glory [+leggi anche:
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) che racconterà le disavventure di due fratelli manipolati e reclutati da una milizia locale (un soggetto che non mancherà di suscitare qualche turbamento in Ungheria).

Sono in post-produzione anche delle promettenti opere seconde: Zero di Gyula Nemes (articolo), Weekend di Áron Mátyássy (articolo) e Kills on Wheels di Attila Till (leggi l'articolo).

Si segnala inoltre il prossimo ritorno di Ibolya Fekete con Mom and Other Loonies in the Family (articolo), Fever at Dawn del veterano Péter Gárdos (articolo) e ancora il documentario Music Saves You di Tamás Almási, senza dimenticare le opere prime che garantiranno un ricambio di talenti come Loop di Isti Madarász (articolo), My Day Your Night del duo Gábor Móray - András Dési e Son of Saul di László Nemes (articolo).

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(Tradotto dal francese)

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