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GÖTEBORG 2015

In Your Arms: una tragedia lirica

di 

- Il film vincitore del 38° Göteborg International Film Festival narra una storia tragica e umana

In Your Arms: una tragedia lirica
Lisa Carlehed e Peter Plaugborg in In Your Arms

Il primo lungometraggio del regista di origine francese ma danese d’adozione Samanou Acheche Sahlström, In Your Arms [+leggi anche:
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, ha vinto il Dragon Award come Miglior Film Scandinavo e il Premio FIPRESCI al 38° Göteborg International Film Festival. Il modo in cui il regista affronta un soggetto dal tema complesso come il suicidio assistito, è sia audace che delicato, e il film oscilla sul sottile confine tra tragedia vera e propria e ironico sentimentalismo.

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Maria (Lisa Carlehed, nel suo primo ruolo da protagonista) è un'infermiera di 35 anni, che lavora in una casa di cura. Uno dei pazienti di cui si prende cura è Niels (Peter Plaugborg, noto per il suo ruolo in Submarino [+leggi anche:
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), un giovane uomo paralizzato dalla vita in giù, con un disturbo neurale che può solo peggiorare, privandolo di ogni speranza e la voglia di vivere.

In realtà, Niels ha un forte desiderio di morire, attraverso il suicidio assistito in una struttura in Svizzera. Ma ha bisogno di qualcuno che lo accompagni, per motivi sia pratici che legali, e sua madre e il fratello (che lo chiama bastardo egoista), non intendono aiutarlo a uccidere se stesso.

Malgrado sia contro il suo piano, Maria decide di andare con lui. Si sente bloccata nella sua vita, che trascorre da sola con un gatto, priva di veri amici e abbandonata dal fidanzato (che lavora anch’egli alla casa di cura). Così i due partono per un viaggio verso la morte per uno, e la scoperta di una nuova vita per l’altra.

Niels è, comprensibilmente, ostile e arrabbiato, e non si astiene dall'imporre le sue emozioni sugli altri. I suoi commenti sarcastici e mordaci su tutti quelli che lo circondano sono crudeli, ma Maria mostra compassione verso di lui anche mentre viene insultata apertamente.

La narrazione mostra lo sviluppo delle emozioni e il cambio di prospettiva sulla vita per Maria. Il tema del suicidio assistito è in realtà più lo sfondo per una storia di scoperta personale che una questione etica.

Per molti aspetti - il tema tragico; l'uso di camera a mano e di tagli al fine di mostrare gli stati emotivi dei personaggi; una selezione di brani musicali molto forti, (tra cui il Requiem di Mozart e Into My Arms di Nick Cave); e una scena di sesso brutalmente brutta - il film ricorda molto le prime opere di Lars von Trier, come Idioti e Le Onde del Destino, ma anche Antichrist [+leggi anche:
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in un paio di scene poetiche, girate magistralmente. Quindi non è certo una sorpresa trovare il nome dell’autore danese sotto la dicitura “produttore creativo” nei titoli di coda.

Ma ciò non vuol dire che Sahlström sia una copia di von Trier. Al contrario, tutti questi elementi sono messi insieme in modo molto meno invadente, forse anche come una leggera parodia del suo sentimentalismo esagerato. I personaggi sono trattati con cura e tenerezza - soprattutto Maria, che è meravigliosamente e coraggiosamente interpretata dalla Carlehed - e tutto questo fornisce spunti per una bella discussione dopo il film, che agli spettatori più cinici potrà sembrare stucchevole, mentre per i più sensibili risulterà tragico in modo devastante.

In Your Arms è stato prodotto dalla danese Meta Film, che gestisce anche i diritti internazionali. La tedesca Tamtam Film si è occupata della produzione per le parti girate in Germania e in Svizzera.

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(Tradotto dall'inglese)

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