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BIF&ST 2015 Palmarès

Francesco Munzi e Louis-Julien Petit migliori registi, tripletta per Noi e la Giulia

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- Premiati a Bari gli autori di Anime nere e Discount, al film di Leo miglior attrice e attore non protagonisti e sceneggiatura. Rohrwacher e Germano migliori protagonisti

Francesco Munzi e Louis-Julien Petit migliori registi, tripletta per Noi e la Giulia
Anna Foglietta (miglior attrice non protagonista per Noi i la Giulia) durante la cerimonia

Va a Francesco Munzi il Premio Mario Monicelli della sesta edizione del Bari International Film Festival, conclusosi sabato 28 marzo. L’autore di Anime nere [+leggi anche:
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intervista: Francesco Munzi
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è stato proclamato miglior regista dalla giuria dei critici cinematografici italiani presieduti da Franco Montini, che di Anime nere ha premiato anche il produttore Luigi Musini e il montatore Cristiano Travaglioli. Tre titoli vanno a Noi e la Giulia [+leggi anche:
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di Edoardo Leo: miglior sceneggiatura (Edoardo Leo e Marco Bonini), miglior attrice non protagonista (Anna Foglietta) e miglior attore non protagonista (Carlo Buccirosso).

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Miglior attrice protagonista è Alba Rohrwacher per Hungry Hearts [+leggi anche:
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intervista: Saverio Costanzo
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; il film di Saverio Costanzo è stato premiato anche per il miglior direttore della fotografia (Fabio Cianchetti). Miglior attore protagonista è Elio Germano per Il giovane favoloso [+leggi anche:
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intervista: Mario Martone
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di Mario Martone. Il miglior soggetto è quello di Marcello Mazzarella per Biagio [+leggi anche:
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di Pasquale Scimeca. A Torneranno i prati [+leggi anche:
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intervista: Ermanno Olmi
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di Ermanno Olmi vanno i riconoscimenti per le musiche (Paolo Fresu), la scenografia (Giuseppe Pirrotta) e la produzione (Luigi Musini e la coproduttrice Elisabetta Olmi). Miglior costumista è Nicoletta Ercole per Incompresa [+leggi anche:
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di Asia Argento.

Quanto al Panorama Internazionale, la giuria popolare presieduta da Valerio De Paolis ha proclamato miglior regista Louis-Julien Petit per Discount [+leggi anche:
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, mentre una menzione speciale è stata assegnata al regista Oles Sanin per il film ucraino Povodyr (The Guide). Alba Rohrwacher riceve anche il premio Nuovo Imaie migliori attori (sezione ItaliaFilmFest/Opere prime e seconde) per Vergine giurata [+leggi anche:
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Q&A: Laura Bispuri
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di Laura Bispuri, miglior attore protagonista per il Nuovo Imaie è Pierfrancesco Favino in Senza nessuna pietà [+leggi anche:
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di Michele Alhaique. Miglior Opera Prima/Seconda (proclamata da una giuria composta da 30 spettatori e presieduta da Jean Gili): Più buio di mezzanotte [+leggi anche:
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di Sebastiano Riso.

Importanti anticipazioni sono arrivate, a fine palmarès, riguardo alla prossima edizione del Bif&st, che si terrà dal 2 al 9 aprile 2016. Dopo aver dichiarato i 73 mila spettatori di questa edizione (2000 in più rispetto al 2014, sui 300 mila abitanti di Bari, “un dato impressionante”), il direttore del festival Felice Laudadio ha annunciato che il Bif&st 2016 sarà dedicato a Marcello Mastroianni (a 20 anni dalla scomparsa) con una retrospettiva di 50 film da lui interpretati, e l’intero festival sarà orientato a illustrare l’arte, il talento e il lavoro degli attori e delle attrici. Saranno infatti otto grandi interpreti (uno italiano e sette internazionali) i protagonisti delle Lezioni di cinema del prossimo anno.

Inoltre, al posto del consueto Panorama Internazionale, il Bif&st 2016 allestirà un Panorama del cinema di un paese europeo, composto da 12 film tra i più recenti e inediti in Italia. Cambiamenti in vista anche per la sezione ItaliaFilmFest: la serata di consegna dei premi al cinema italiano coinciderà con la serata inaugurale del 2 aprile, non più con quella finale, e solo i film premiati saranno poi proiettati nelle sale del festival nei giorni successivi.

“Non è normale né ovvio che a fine festival si annunci il programma dell’anno successivo”, ha affermato il presidente del Bif&st Ettore Scola, “ma ci sono dei segnali che non possiamo trascurare: dei 70-75 mila spettatori del Bif&st, almeno 50 mila sono giovani, che qui trovano un punto di incontro, conversazione e riflessione. In pochi anni, il Festival di Bari ha assunto un’identità definita, laddove altri festival non sono riusciti, pur con budget più alti”. E ogni riferimento alla Festa del cinema di Roma è decisamente voluto.

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