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CANNES 2015 Un Certain Regard

Rams - Storia di due fratelli e otto pecore: fratelli in guerra

di 

- CANNES 2015: Un film semplice, efficace e tenero ambientato nel mondo degli allevatori per l’islandese Grimur Hakonarson

Rams - Storia di due fratelli e otto pecore: fratelli in guerra
Sigurdur Sigurjonsson in Rams

A memoria di spettatore, non era mai capitato di vedere un trattore fungere da autombulanza improvvisata e scaricare come un pacco davanti alle porte di un ospedale un uomo in fin di vita. Soprattutto se il conduttore riparte immediatamente, senza scambiare una parola con nessuno, pur essendo il fratello dell’uomo che è stato recapitato in quel modo ai medici. C’è da dire che i due protagonisti di Rams - Storia di due fratelli e otto pecore [+leggi anche:
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intervista: Grimur Hakonarson
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dell’islandese Grimur Hakonarson, presentato al Certain Regard del 68mo Festival di Cannes, non sono personaggi cinematografici qualsiasi giacché sono allevatori di arieti di alto lignaggio. Sembra che il cinema islandese contemporaneo volga un’attenzione tutta particolare ai suoi animali, dopo Of Horses and Men [+leggi anche:
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che aveva affascinato il circuito festivaliero nel 2013-2014. Una sorprendente mania per le bestie che torna ad essere un’efficace fonte d’ispirazione in Rams - Storia di due fratelli e otto pecore, film che immerge il pubblico in un mondo rude, laconico, in rapporto diretto con la natura e gli elementi, ma che non manca di umorismo e di tenerezza sotto la sua corteccia spessa.

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Gummi (Sigurdur Sigurjonsson) e Kiddi (Theodor Juliusson) occupano due fattorie a portata di voce. I due fratelli, quasi sessantenni, celibi e allevatori di arieti, non si rivolgono la parola da quarant’anni, e una concorrenza sorda e silenziosa li oppone, in particolare nei concorsi dove si affrontano le bestie più belle cui sono enormemente affezionati. Ma una malattia colpisce Kiddi e i servizi veterinari decidono di abbattere tutti i greggi della valle. Lo sconcerto domina in tutte le fattorie perché gli arieti sono il perno dell’economia della zona. Per Gummi e Kiddi è ancora peggio perché tutta la loro vita, da quando sono nati, ruota attorno a questi animali. Kiddi tenta di opporsi agli abbattimenti e alle disinfestazioni, poi si rifugia nell’alcol, andando ogni tanto a sfogarsi a colpi di fucile sulla casa del fratello che accusa di essere all’origine dei suoi mali (perché è stato lui a scoprire il primo caso di malattia). Gummi, dal canto suo, escogita uno stratagemma e fa sparire il suo ariete feticcio e qualche pecora nascondendoli nel seminterrato, dove si ripara anche lui dalla furia del fratello. Arriva l’inverno, e con esso i guai, riavvicinando paradossalmente i due fratelli…

Visto quasi esclusivamente dal punto di vista di Gummi, Rams - Storia di due fratelli e otto pecore gioca meravigliosamente sulla disposizione geografica delle due fattorie situate in una valle deserta molto cinematografica. I protagonisti si spiano, si ascoltano da lontano e si scambiano rari messaggi scritti tramite un cane. Una comunicazione ridotta al minimo in un ambiente già di per sé non loquace e inframezzato soltanto da qualche incursione in città (a bordo di quad) dove si discute l’avvenire dei fattori della regione. In modo piuttosto classico, il film svelerà poco a poco il passato dei due fratelli e il motivo della loro ostilità, mentre gli eventi contribuiranno a riunirli (nella difficoltà), ma questo sviluppo prevedibile nulla toglie, anzi, alla qualità di un film che gioca perfettamente sulla semplicità e sul suo universo straordinario con grande carattere.

Prodotto dagli islandesi di Netop Films con la Danimarca, la Norvegia e la Polonia, Rams - Storia di due fratelli e otto pecore è venduto da New Europe Film Sales.

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(Tradotto dal francese)

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