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LOCARNO 2015 Piazza Grande

La belle saison, “il mio corpo mi appartiene”

di 

- LOCARNO 2015: Il film di Catherine Corsini, presentato sulla sorprendente Piazza Grande di Locarno, racconta con coraggio una storia d'amore dai toni eroici

La belle saison, “il mio corpo mi appartiene”
Izïa Higelin e Cécile de France in La Belle Saison

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della regista francese Catherine Corsini, presentato in Piazza Grande durante l'ultima edizione del Festival del Film Locarno colpisce per la sua forza e il suo coraggio nel raccontare una storia d'amore intensa tra donne, filmata da una donna.

Siamo nel 1971, Delphine ha 23 anni e trascorre le sue giornate con il padre contadino, lavorando la terra. Seppur in segreto il suo amore per le donne è vissuto come un'evidenza. Delphine ama la campagna ma detesta anche l'opressivo mondo di provincia. Decide quindi di trasferirsi a Parigi dove la sua vita cambia per sempre. Qui conosce Carole, 35 anni, femminista e in coppia con Manuel con il quale convive. Sono gli inizi del femminismo e Parigi è in fermento. Delphine si innamora instantaneamente di Carole, donna forte e indipendente che le fa scoprire un nuovo mondo. Quando Delphine deve tornare al suo paese Carole decide di seguirla ma la campagna mostra una realtà ben diversa da quella della grande città.

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Catherine Corsini firma un lungometraggio solare e maestoso dai toni tragici, una vera e propria odissea emotiva dove la passione sembra bruciare tutto, anche i pregiudizi più tenaci. Illuminato da due attrici magnetiche (Cécile de France e Izïa Higelin), immerse totalmente nel loro ruolo, La belle saison propone un ritratto di una storia d'amore lesbico dai toni grandiosi come non se ne vedono spesso sul grande schermo. Dopo il boom mediatico di La vie d'Adèle [+leggi anche:
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(filmato però con uno sguardo assolutamente maschile, quello di Abdellatif Kechiche), Catherine Corsini propone con coraggio e determinazione la sua personale visione dell'amore tra donne. Influenzata dal suo vissuto, ma sempre fedele alla storia che vuole (e che deve forse) raccontare, la regista francese mostra un altro volto dell'universo omosessuale femminile, più reale, diretto e sincero. La camera non indietreggia di fronte a dei corpi nudi, appassionatamente uniti, indissolubilmente legati, ma al contrario ne indaga le linee con determinazione certo ma mai con voyeurismo. La camera di Catherine Corsini accarezza l'anatomia di due corpi che si amano e che a forza di amarsi sembrano quasi consumarsi. Il suo punto di vista è quello del desiderio, di un amore “reale” e non costruito attraverso la lente del fantasma. Questo personale e toccante modo di filmare i corpi nudi, al contempo estremamente fragili e liberi ricorda a tratti i primi coraggiosi film di Chantal Akerman. Interessante la scelta di dividere il film in due parti : la prima dove la regista francese si sofferma sui primi movimenti femministi a Parigi e una seconda che propone un ritratto più oscuro della vita di campagna che mostra il suo volto più crudele. La belle saison è un film necessario che dà voglia di lottare per i propri ideali.

La belle saison è venduto nel mondo da Pyramide International.

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