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FILM Italia

Paola Cortellesi mamma con la pistola in Gli ultimi saranno ultimi

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- L’attrice interpreta un ruolo drammatico nel nuovo film di Massimiliano Bruno, nelle sale dal 12 novembre. Nel cast, anche Alessandro Gassmann e Fabrizio Bentivoglio

Paola Cortellesi mamma con la pistola in Gli ultimi saranno ultimi
Alessandro Gassman e Paola Cortellesi in una scena di Gli ultimi saranno ultimi

Fino a dove si può arrivare per riavere indietro il proprio lavoro, la propria dignità, la propria vita? Se lo chiede Massimiliano Bruno nel suo nuovo film, Gli ultimi saranno ultimi [+leggi anche:
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, racconto del percorso disperato, lungo nove mesi, di una donna che rimane incinta e per questo motivo perde il posto. Una situazione simile l’avevamo vista di recente nella dark comedy Ho ucciso Napoleone [+leggi anche:
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(leggi l’articolo), ma qui i toni sono totalmente diversi, come diverso è questo film di Bruno rispetto alle sue precedenti regie per il cinema – Nessuno mi può giudicare [+leggi anche:
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– commedie con uno sguardo ugualmente rivolto al sociale, ma pur sempre alla ricerca della risata. Gli ultimi saranno ultimi (tratto dalla sua omonima pièce teatrale del 2005) è invece una commedia amara, drammatica, un pugno nello stomaco che non ti aspetti. E che regala a Paola Cortellesi, che siamo abituati a vedere in personaggi brillanti, un ruolo insolito. 

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Luciana (Cortellesi, già protagonista unica dell’opera teatrale e qui anche co-sceneggiatrice) vorrebbe solo tornare alla sua vita di prima, semplice, ad Anguillara, in riva al lago: le vacanze a ottobre perché costano meno, i pic-nic con gli amici, il lavoro monotono in fabbrica. Ma da quando è rimasta incinta – il suo sogno più grande – il suo mondo ha cominciato a perdere pezzi: non le rinnovano il contratto, suo marito Stefano (Alessandro Gassmann) fa un investimento sbagliato, i soldi sono sempre di meno. Mentre il pancione cresce, svaniscono tutte le sue certezze: l’amicizia, l’amore, le promesse di una riassunzione. Il film indaga come una persona normale e onesta possa perdere il controllo e trasformarsi in un soggetto pericoloso. “C’è un momento del film in cui Luciana è all’inferno”, spiega Bruno, “ma la sua reazione scatta non tanto quando perde i beni materiali, ma quando perde gli affetti e il sostegno emotivo”. 

A fare da contrappunto al quotidiano di Luciana, c’è la storia di un altro “ultimo”, il poliziotto Zanzotto (Fabrizio Bentivoglio), trasferito con disonore per una brutta vicenda che lo ha visto coinvolto, e per questo disprezzato dai suoi colleghi. Stringe un’affettuosa amicizia con una donna sudamericana un po’ ambigua (Irma Carolina Di Monte) e non si rende conto che in paese tutti gli ridono alle spalle. Sia nel lavoro che nella vita privata, non ne fa bene una. Nella prima scena del film vediamo lui e Luciana fronteggiarsi con la pistola in mano; la successiva ora e mezza servirà a spiegare come si è arrivati a quel punto. Nel cast, fra gli altri, anche Ilaria Spada, Stefano Fresi, Maria Di Biase

Bruno parla, per questo film, di un “cambiamento di rotta intelligente”, sia da parte sua che dei suoi produttori Fulvio e Federica Lucisano: “Tutti mi consigliavano qualcosa di più facile”, racconta il regista, “ma per me fare questo film era un’esigenza, perché è quello che vedo intorno a me da anni: amici precari che sopportano di tutto”. Un tema che, a distanza di dieci anni dal debutto in teatro, non ha perso d’attualità, per un film che assomiglia molto alla realtà e che guarda ai suoi personaggi perdenti con affetto e speranza: “Nostro signore ha detto che gli ultimi saranno i primi… ma non ha detto di preciso quando”, dice Luciana. Forse toccherà a suo figlio scoprirlo.

Prodotto da Italian International Film e Rai Cinema, Gli ultimi saranno ultimi sarà distribuito in 300 copie da 01 dal 12 novembre.

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