Maribel Verdú si immerge nella natura in El faro de las orcas
- L’attrice spagnola sarà la protagonista della nuova epopea di Gerardo Olivares, le cui riprese cominciano a febbraio in Argentina
Prodotto dalla compagnia spagnola Wanda Visión e dall’argentina Historias Cinematográficas Cinemanía, El faro de las orcas [+leggi anche:
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scheda film] di Gerardo Olivares sarà girato a partire da febbraio in entrambi i paesi, con un cast di attori reclutati sulle due sponde dell’Atlantico: Maribel Verdú, Joaquín Furriel e Gastón Pauls. Si tratta dell’adattamento per il cinema (cui hanno partecipato l'autore e il regista insieme a Lucía Puenzo e Sallua Sehk) del libro Agustín corazón abierto, basato sui fatti reali narrati da Roberto Bubas, su un bambino autistico spagnolo di dieci anni che rimane affascinato dall’immagine che vede in televisione di Beto, un uomo che gioca con le balene. Lola, la madre del piccolo Tristán, attraverserà l’oceano affinché suo figlio possa conoscere quel custode di orche nella Penisola di Valdés (Patagonia): l’energia della natura e l’interazione coi cetacei avranno effetti miracolosi sul bambino.
L’attrice madrilena, vincitrice di un Goya per Blancanieves [+leggi anche:
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intervista: Pablo Berger
scheda film], torna così in Argentina dopo il successo della commedia Sin hijos [+leggi anche:
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scheda film], che l’ha vista protagonista al fianco di Diego Peretti; presenterà inoltre ad aprile, al Festival di Malaga Cinema Spagnolo, La punta del iceberg [+leggi anche:
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scheda film], prima di mettersi nuovamente nelle mani di Pablo Berger, giacché sarà la star del suo nuovo progetto: la coproduzione ispano-francese Abracadabra.
Dal canto suo, l’iperattivo Gerardo Olivares, applaudito cinque anni fa per Entrelobos [+leggi anche:
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scheda film], lancerà prossimamente la produzione austriaca Hermanos del viento [+leggi anche:
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scheda film], girata sulle Alpi insieme a Otmar Penker e con protagonisti Jean Reno, Manuel Camacho e Tobías Moretti; ha inoltre in post-produzione 100 días de soledad, documentario prodotto anche da José María Morales attraverso Wanda Natura, le cui riprese sono terminate lo scorso dicembre. Il doc è stato co-diretto da José Díaz, che nell’arco di tempo del titolo è rimasto recluso in una capanna di un parco naturale asturiano per vivere lontano dalle comodità del XXI secolo ed essere totalmente autosufficiente.
(Tradotto dallo spagnolo)
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