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CANNES Soldados de Salamina

Trueba, il cinema e la storia

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- Il regista spagnolo ha presentato al Certain Regard il suo ultimo film, che scava nelle ferite della Guerra Civile. Una bella riflessione sulla difficoltà di riportare alla luce il passato

Aggiunto all'ultimo momento nella sezione “Un Certain Regard”, Soldados de Salamina (“I soldati di Salamina”) dello spagnolo David Trueba scava nella ferita della guerra civile. La storia è quella di una giornalista in crisi che indaga su un episodio di fine conflitto: la mancata esecuzione di un ideologo fascista, salvato da un giovane soldato.
Trueba ha tratto il film dal best seller spagnolo dello scrittore Javier Cercas, cambiando il sesso del protagonista da uomo a donna. La ricerca di Lola, interpretata da una tormentata Adriana Gil (premio Goya nel '93), nel cuore della storia recente del suo Paese è il pretesto del regista per una profonda e toccante disamina sulla necessità della memoria e la difficoltà a perpetuarla. In cerca di un eroe che non vuole essere eroe Lola ritroverà se stessa, incontrando l'ormai anziano autore del gesto di pietà in quei giorni così terribili. "Non credo che i romanzi possano essere trasformati in un libro", spiega Trueba. "L'adattamento funziona soltanto se trovi una prospettiva differente, assolutamnte indipendente dal lavoro originale". Prodotto dalla Lolafilms e da Fernando Trueba P.C. con la partecipazione della Televisìon Espanola e Vìa Digital, Soldados de Salamina è il terzo film del regista iberico, che aveva raccolto numerosi premi nel 1997 con La buena vida .

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