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LEGISLAZIONE Italia

La nuova “legge Cinema” apre il dibattito

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- Ai primi di aprile il ministro per i Beni Culturali, Dario Franceschini incontrerà i rappresentanti del settore che attendono i decreti attuativi finali

La nuova “legge Cinema” apre il dibattito
Il ministro per i Beni Culturali, Dario Franceschini

Il disegno di legge per il cinema e l'audiovisivo varato dal ministro per i Beni Culturali, Dario Franceschini è ora in discussione in Parlamento. Ai primi di aprile il ministro incontrerà i rappresentanti del settore cinematografico che chiedono di velocizzare il dibattito parlamentare sul testo e attendono di capire quali saranno i decreti attuativi finali.

Nel corso del V Meeting Internazionale del Cinema Indipendente tenutosi nei giorni scorsi a Matera il direttore generale Cinema del Mibact, Nicola Borrelli, ha illustrato i principi del provvedimento, che si propone di stabilizzare le risorse per il settore, dando certezze agli operatori che potranno contare su oltre 400 milioni di euro l’anno. Borrelli ha spiegato che per sostenere il settore la legge utilizzerà strumenti fiscali, e un sistema di automatismi che sostituirà il meccanismo discrezionale di attribuzione dei finanziamenti pubblici.

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Andrea Occhipinti, presidente Sezione distributori ANICA, ha puntato l’attenzione sui decreti attuativi che serviranno a capire, ad esempio, come sarà articolato il tax credit e come si potrà accedere alle risorse, sottolineando che le imprese hanno bisogno di certezze su come operare.

Giudizio positivo da parte di Martha Capello, presidente AGPCI-Associazione giovani produttori e produttori cinematografici indipendenti, che ha organizzato il meeting di Matera con FICE e ANEC. Capello ha sottolineato l’attenzione che il governo ha avuto nei confronti delle istanze dei giovani produttori, apportando ad esempio utili modifiche ad alcuni meccanismi legati al tax credit. 

Giulio Dilonardo, vicepresidente ANEC, l’associazione esercenti cinema, ha apprezzato l’attenzione riservata alle sale e alle risorse per le riaperture, sottolineando tuttavia che, considerando i tempi lunghi con i quali il ddl dispiegherà i suoi effetti, non bisogna perdere di vista il presente e ciò che si può fare subito per le sale, ovvero la defiscalizzazione dell'IMU e i decreti per il tax credit per la ristrutturazione sale in applicazione della legge di stabilità. Domenico Dinoia, presidente FICE-Federazione italiana cinema d'essai, ha però sottolineato l’esigenza che si preveda un intervento specifico per le sale d’essai, alle quali il provvedimento non fa alcun riferimento, sale che hanno il merito di proporre un cinema di qualità che difficilmente il pubblico potrebbe vedere altrove.

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