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TRIBECA 2016

Magnus: storia del più giovane Campione Mondiale di Scacchi

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- Storia di un bambino norvegese introverso che segue la sua ambizione di diventare il miglior giocatore di scacchi del mondo, il documentario di Benjamin Ree ha debuttato la settimana scorsa al Tribeca

Magnus: storia del più giovane Campione Mondiale di Scacchi

Magnus, documentario diretto da Benjamin Ree presentato in anteprima mondiale al Tribeca Film Festival, racconta la vita del più giovane numero uno al mondo nel gioco degli scacchi nel corso di poco meno di un decennio - il norvegese Magnus Carlsen, che TIME Magazine ha nominato una delle persone viventi più influenti. Il documentario non è semplicemente una storia di ambizione e talento; tocca anche i temi della pressione, della dedizione, dell'importanza del sostegno della famiglia e della forza della mente umana.

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Il film si apre con il momento più importante della carriera di Magnus - il Campionato Mondiale di Scacchi del 2013 in India, dove aspetta di sfidare Viswanathan Anand, 5 volte Campione Mondiale di Scacchi. Senza rivelarne l'esito, il film passa alla prima infanzia di Carlsen, in cui sentiamo la voce narrante del padre mentre scorrono fotografie d'archivio e filmati personali, permettendo al pubblico di scoprire i tratti del comportamento del figlio che rivelano il suo potenziale. Infatti, Magnus da bambino era molto riflessivo, introverso e appassionato di numeri. Era anche un outsider a scuola e l'essere bravo a scacchi è stato ciò che gli ha dato fiducia e ha portato alla sua ambizione di diventare il migliore del mondo. Un percorso segnato da alti e bassi, dall'essere chiamato "Mozart degli scacchi" nella fase iniziale della sua carriera, dove all'età di soli 13 anni divenne il più giovane maestro di scacchi della storia, a ricevere l'etichetta di "perdente fortunato" a 23, a causa delle circostanze favorevoli che gli hanno permesso di sfidare Anand per il titolo di Campione del Mondo. La sua performance all'inizio del match più atteso a memoria d'uomo tra questi due maestri non è granché, i commentatori lo definiscono 'sofferente', con le mani tremanti e con l'ansia che lo rende un bersaglio facile per le combinazioni calcolate di Anand. La tensione insopportabile viene stemperata durante la giornata di pausa dal gioco, in cui i giocatori hanno tempo per rilassarsi. Carlsen trascorre la giornata con la famiglia, nuotando e leggendo fumetti di Paperino. Il sostegno che riceve dall'essere circondato dalle persone care diventa un punto di svolta per la sua performance quando torna per concludere la partita, vincendo infine il Campionato del Mondo di Scacchi, sconfiggendo l'allora detentore del titolo. Frederic Friedel, co-fondatore di ChessBase, la società di database di scacchi, dice che il modo in cui gioca Carlsen "è semplicemente impossibile da eseguire per il cervello umano, poteva essere paragonato solo a scalare l'Everest con le scarpe da tennis e senza ossigeno".

Magnus è un documentario sul successo, ma anche sulla sofferenza, la depressione e la ricerca dell'identità che hanno accompagnato il giovane nel suo percorso verso i suoi sogni più grandi. La sua costanza e dedizione al suo modo di giocare, basato sulla creatività e l'intuizione, non solo hanno ridefinito il modo in cui si gioca a scacchi, ma il gioco gli ha anche dato la fiducia di maturare come genio moderno e socialmente impegnato.

Il film è prodotto da Sigurd Mikal Karoliussen per Moskus Film, con VGTV, Nordisk Film Production e Main Island Production, e venduto all'estero da TrustNordisk.

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(Tradotto dall'inglese)

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