Il Festival del Film Francofono di Namur annuncia la sua programmazione
- Certezze, colpi di fulmine e rivelazioni, dal Quebec alla Cambogia, passando per il Belgio e la Romania, sono in programma per la 31ma edizione del festival
Il Festival del Film Francofono di Namur si terrà dal 30 settembre al 6 ottobre prossimi, nella capitale vallona. In questa 31ma edizione, il festival darà ancora una volta al pubblico l’occasione di scoprire alcune gemme, rivelazioni o vecchie certezze del cinema francofono.
Molto più esteso del cinema francese, lo spazio cinematografico francofono arriva fino alla Cambogia (Diamond Island [+leggi anche:
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scheda film] di Davy Chou, quest’anno Premio SACD alla Settimana della Critica di Cannes), al Canada (in particolare con Boris sans Béatrice di Denis Côté), passando per la Tunisia (Zaineb Hates the Snow [+leggi anche:
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scheda film], il nuovo film di Kaouther Ben Hania) o il Senegal (Wùlu [+leggi anche:
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scheda film] di Daouda Coulibaly, presentato la settimana scorsa a Toronto). Ovviamente, territori francofoni si trovano in Europa, dai più noti come Francia, Belgio e Svizzera, a quelli che non ci aspetteremmo, come la Romania. Quest’ultima ha, tra l’altro, da una decina d’anni un posto speciale nella programmazione del festival e quest’anno parteciperà al concorso con Two Lottery Tickets [+leggi anche:
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intervista: Paul Negoescu
scheda film] di Paul Negoescu e Illegitimate [+leggi anche:
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intervista: Adrian Sitaru
scheda film] di Adrian Sitaru.
Il FIFF dà l’opportunità di seguire le nuove promesse, come Rachid Djaidani, scoperto nel 2012 a Cannes con Hold Back [+leggi anche:
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intervista: Rachid Djaïdani
scheda film] e di ritorno quest’anno con Tour de France [+leggi anche:
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intervista: Rachid Djaïdani
scheda film], o autori affermati, come in particolare Arnaud des Pallières (Orpheline [+leggi anche:
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intervista: Arnaud des Pallières
scheda film]), Stéphane Brizé (Une vie [+leggi anche:
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Q&A: Stéphane Brizé
scheda film]) o Marion Hänsel (En amont du fleuve [+leggi anche:
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intervista: Marion Hänsel
scheda film]), tutti e tre in concorso.
Il festival dà grande risalto anche alle opere prime con ben 13 film in concorso quest’anno, tra cui Compte tes blessures [+leggi anche:
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intervista: Morgan Simon
scheda film] di Morgan Simon o Willy 1er [+leggi anche:
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scheda film] di Ludovic Boukherma, Zoran Boukherma, Marielle Gauthier e Hugo P. Thomas. C’è spazio anche per la produzione francofona belga con i lungometraggi Sonar [+leggi anche:
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intervista: Jean-Philippe Martin
scheda film] di Jean-Philippe Martin e Even Lovers Get the Blues [+leggi anche:
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scheda film] di Laurent Micheli, in competizione per la Miglior opera prima e Noces [+leggi anche:
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intervista: Stephan Streker
scheda film], il nuovo film di Stephan Streker, anche questo notato a Toronto e qui in competizione ufficiale.
(Tradotto dal francese)
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