I migliori direttori della fotografia a Camerimage
- Dal 12 al 19 novembre, l'evento organizzato a Bydgoszcz propone dieci sezioni competitive, la più famosa delle quali assegnerà il Golden Frog Award
E’ una doppia proiezione ad aver aperto sabato scorso a Bydgoszcz la 19a edizione del festival Camerimage (dal 12 al 19 novembre 2016): Afterimage [+leggi anche:
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intervista: Zofia Wichlacz
scheda film], l’ultimo film del compianto maestro polacco Andrzej Wajda, è stato infatti accompagnato da La La Land del giovane americano Damien Chazelle. Nota a livello internazionale come la grande festa dei direttori della fotografia, la manifestazione è anche un appuntamento imperdibile per i registi, attori, sceneggiatori, produttori, tecnici e studenti di cinema. Questi ultimi sono presenti in gran numero (600 provenienti da più di 100 scuole di tutto il mondo).
I due titoli presentati in apertura figurano tra i 13 film aspiranti al Golden Frog Award che ricompensa la miglior accoppiata regista-direttore della fotografia. Due produzioni o coproduzioni polacche sono in lizza: Afterimage (direttore della fotografia: Pawel Edelman) e Marie Curie [+leggi anche:
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intervista: Marie Noëlle
scheda film] di Marie Noëlle (fotografia: Michal Englert). Sono in vetrina anche Un monstruo viene a verme [+leggi anche:
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intervista: Juan Antonio Bayona
scheda film] dello spagnolo Juan Antonio Bayona (Oscar Faura) e le produzioni e coproduzioni europee Oscuro animal [+leggi anche:
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scheda film] di Felipe Guerrero (Fernando Lockett), Remember [+leggi anche:
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scheda film] di Atom Egoyan (Paul Sarossy), Lion [+leggi anche:
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scheda film] di Garth Davis (Greig Fraser) e Snowden [+leggi anche:
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intervista: Oliver Stone
scheda film] di Oliver Stone (Anthony Dod Mantle). Si segnala inoltre Past Life dell’israeliano Avi Nesher (Michel Abramowicz) e i lungometraggi non europei Arrival di Denis Villeneuve, Blood and Glory di Sean Else, Tu ne tueras point di Mel Gibson, Moonlight di Barry Jenkins e Tanna del duo Martin Butler - Bentley Dean).
Il festival comprende in totale dieci sezioni competitive di cui, tra le più interessanti, quella dedicata ai direttori della fotografia esordienti che include Aloys [+leggi anche:
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intervista: Tobias Nölle
scheda film] dello svizzero Tobias Nölle (Simon Guy Fässler), Codename Holec [+leggi anche:
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scheda film] dell’austriaco Franz Novotny (Robert Oberrainer), Agony [+leggi anche:
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scheda film] del suo connazionale di origine paraguayana David Clay Diaz (Julian Krubasik), My Angel del belga Harry Cleven (Juliette Van Dormael) e Playground [+leggi anche:
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intervista: Bartosz M. Kowalski
scheda film] del polacco Bartosz Maciej Kowalski (Mateusz Skalski).
Intanto, l’identità dei vincitori dei premi speciali è stata già svelata, con il Golden Frog Award del miglior regista per Michael Apted, il premio del miglior duo regista-direttore della fotografia per Atom Egoyan e Paul Sarossy, e quello del miglior documentarista per Jay Rosenblatt. Infine, il riconoscimento alla carriera andrà a Michael Chapman, celebre per il suo lavoro con Martin Scorsese.
(Tradotto dal francese)
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