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BERLINALE 2017 Berlinale Special

A Prominent Patient: un biopic su Masaryk che si prende troppe libertà

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- BERLINO 2017: Julius Ševčík esplora la vita e la carriera di Jan Masaryk con un approccio discutibile e risultati misti

A Prominent Patient: un biopic su Masaryk che si prende troppe libertà
Karel Roden in A Prominent Patient

Tramite la sua sezione Berlinale Special, il Festival di Berlino mette in luce adattamenti letterari di alto profilo, film biografici, e temi d'importanza storica e sociale. Il terzo lungometraggio del regista ceco Julius Ševčík, A Prominent Patient [+leggi anche:
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, rientra in quest'ultima categoria, ma il suo sguardo al diplomatico cecoslovacco Jan Masaryk, nonostante descriva con dovizia di particolari gli avvenimenti fondamentali dal 1937 al '39, si prende troppe libertà nel suo romanzare la figura storica, risultando una vicenda disordinata e sopra le righe.

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Alternando trame storiche a quelle romanzate, A Prominent Patient inizia nel 1937, presentandoci Masaryk (Karel Roden), ambasciatore della Cecoslovacchia a Londra e figlio di Tomas Masaryk, fondatore del Paese. Jan è un vero patriota, che si dedica completamente al suo lavoro, ma gli ambienti politici non gli concedono stima o rispetto, a causa della lunga ombra gettata dall'eredità di suo padre e del suo stile di vita bohémien.

Già nel 1938, è un paziente del Dott. Stein (Hanns Zischler) in un ospedale psichiatrico del New Jersey. La personalità sensibile di Masaryk, l'abuso di sostanze e, soprattutto, lo stress e la frustrazione per la sua impotenza hanno influenzato, secondo il film, la sua psiche al punto da necessitare un trattamento psichiatrico.

Mentre il film passa da una parte all'altra di questo breve ma decisivo periodo, e descrive nel dettaglio e in modo abbastanza accattivante lo sviluppo della situazione e la posizione della Cecoslovacchia nei giochi di potere tra Germania e Gran Bretagna, Ševčík intende trasmettere la tensione e la gravità degli eventi con tutti i mezzi disponibili. Passando da ampie riprese aeree di Praga e Londra a carrellate che seguono, ad esempio, il percorso di un importante telegramma dal tavolo di un segretario alle mani di un politico, nel complesso funzionano. Ma quando quest'approccio è applicato a dialoghi composti da dichiarazioni ampollose, sia nelle scene dei negoziati politici che in quelle che descrivono il rapporto di Masaryk con la sua amante, Lady Anne Higgins (Gina Bramhill), l'effetto è a volte ridicolo.

Il trattamento di Masaryk nell'ospedale del New Jersey e la sua relazione con il Dott. Stein, tuttavia, rappresentano un problema più grande, poiché tutta la storia è una costruzione di Ševčík e degli autori Petr Kolečko e Alex Königsmark, a causa della mancanza di informazioni sulle sue visite prolungate negli Stati Uniti all'epoca. Ma pur permettendo tale libertà artistica, il personaggio del medico tedesco che fuggì dai nazisti e che costringe Masaryk ad affrontare i suoi demoni è un espediente inutile che serve solo ad aumentare il ridicolo e l'incredulità.

A Prominent Patient ci dà una panoramica del periodo che precede la Seconda Guerra Mondiale per quanto possibile ad un film di finzione, e condanna la codardia e l'inerzia delle potenze europee di fronte a Hitler, il che oggi risulterebbe efficace se il soggetto principale del film fosse stato affrontato adeguatamente, concentrandosi più sulla persona reale dietro la figura storica che sulla sua interpretazione fantasiosa.

Prodotto dalla ceca In Film Praha, in co-produzione con le emittenti nazionali ceche e slovacche e con la partecipazione di ZDF/Arte, A Prominent Patient è venduto all'estero da Beta Cinema.

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(Tradotto dall'inglese)

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