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PUNTO DE VISTA 2017

Converso: uno sguardo incredulo

di 

- David Arratibel presenta il suo secondo documentario in prima mondiale al festival Punto de vista, un’indagine sui meccanismi inafferrabili della conversione alla fede

Converso: uno sguardo incredulo
Una scena di Converso

Che cosa succederebbe se scopriste all’improvviso che tutta la vostra famiglia si è convertita al cattolicesimo, al buddhismo o all’islamismo? Vi sentireste esclusi, fuori posto, come una pecora nera? Cerchereste anche voi di seguire il cammino della fede? David Arratibal lo ha vissuto, e racconta questa esperienza in maniera favolosa (e sorprendente) in Converso [+leggi anche:
trailer
scheda film
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, presentato in prima mondiale nella sezione ufficiale dell’11° Festival internazionale del cinema documentario di Navarra – Punto de Vista e presto proiettato anche al festival di Malaga (leggi la news). Nel suo primo film, il regista si era già ispirato alla sua esperienza personale. Oírse tratta infatti di gente che, come lui, soffre di acufeni: sensazioni uditive (ronzio, sibilo…) in assenza di ogni stimolo esterno.

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Converso comincia e termina al suono di un organo, strumento che domina le chiese e le cattedrali e i cui accordi rappresentano la fede. Nel mentre, il regista si lancia in conversazioni (il titolo del film è un gioco di parole in spagnolo che significa sia "convertito" che "conversazione") con i membri della sua famiglia: con suo cognato, sua sorella maggiore, sua madre e con la più giovane della famiglia. Sono tutti cristiani, credono in Dio e sono praticanti. David non è credente e, nel corso degli anni, si è rifiutato di affrontare la situazione che forse lo spaventava, lo innervosiva, o che semplicemente rigettava. Oggi, grazie al cinema, ha affrontato la fede dei suoi cari con rispetto, attenzione e delicatezza. Il risultato è indubbiamente affascinante, ma difficile da catalogare.  

David Arratibel si intrattiene in maniera intima coi suoi cari, uno ad uno, al fine di penetrare il mistero della conversione alla fede. Durante le discussioni, le due persone sono da sole: le squadre tecniche preparano il materiale, ma sono assenti durante i colloqui per non interferire nelle loro conversazioni, non ostacolare la verità, e soprattutto, per non rompere quel senso di fiducia dei dialoghi tra familiari. Alla fine, sembrano quasi delle confessioni. Le parole e le idee affiorano in modo incredibilmente naturale e riflettono una situazione cui gli agnostici, atei e non credenti assistono stupiti come se assistessero al passaggio di un disco volante.

Chi non è cresciuto in famiglie di credenti, o che semplicemente non parla mai di religione, resterà incredulo quanto il regista ascoltando i discorsi di questi esseri umani che hanno trovato la fede e sono felici. E come David Arratibel, comincerà a porsi domande, dalla saggezza alla filosofia, passando per la politica. Non sorprende che il film contenga scene strane e inquietanti assimilabili ai film dell’orrore, alle commedie, alla fantascienza, all’antropologia e alla fede, con lo Spirito Santo sullo sfondo, sempre presente.

Converso è prodotto da Zazpi T´erdi e Filmotive e sarà distribuito da Playtime Audiovisuales.

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(Tradotto dallo spagnolo)

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