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INDIELISBOA 2017

Fade into Nothing: un on the road nel deserto

di 

- L’esordio di Pedro Maia, in collaborazione con il musicista Paulo Furtado e la fotografa Rita Lino, è stato girato nel deserto della California

Fade into Nothing: un on the road nel deserto
Paulo Furtado in Fade into Nothing

Usato come scenario in molti film – giusto per citarne uno, vi ricorda qualcosa Zabriskie Point di Antonioni? – il deserto californiano resta un luogo d’ispirazione per artisti provenienti dai campi più disparati, che qui esplorano le loro idee e visioni. Ora, per la prima volta, fa la sua apparizione nel cinema portoghese. Fade into Nothing [+leggi anche:
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scheda film
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, per la regia di Pedro Maia, è il risultato di un sodalizio creativo tra la fotografa e cineasta portoghese residente a Berlino Rita Lino e il musicista Paulo Furtado, meglio conosciuto con il nome d’arte The Legendary Tigerman.

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Furtado, che ha composto l’onnipresente ed ipnotica partitura musicale del film, veste i panni di un uomo che intraprende un road trip nel deserto. Porta con sé soltanto un vecchio registratore a nastro, un quaderno e una copia di How to Disappear Completely and Never Be Found (Come sparire completamente senza essere mai trovato) di Doug Richmond. Un libro che avrà anche ispirato una vecchia canzone dei Radiohead, ma che non è abbastanza per il personaggio di Furtado, che non mira a una semplice sparizione, quanto piuttosto al raggiungimento del vuoto e ad un definitivo dissolvimento nel nulla. Attenzione però, perché non ci troviamo di fronte a un racconto esistenziale autodistruttivo, bensì a un’installazione artistica sotto forma di lungometraggio, nel quale fonde corpo e paesaggio si fondono in un’alienante esperienza mentale.

Il deserto, che sembra essere lo sfondo ideale per aprire le porte della percezione (sì, anche Jim Morrison era un fan di questo tipo di paesaggio), è stato filmato in formato super 8, attraverso un attento studio fotografico. E sebbene non ci sia nulla di innovativo nella maniera di materializzare sullo schermo il fascino del panorama, certamente le inquadrature firmate da Maia e Lino sono efficaci e impressionanti, capaci di rendere la consistenza e l’asprezza delle rocce, della sabbia e delle strade. Al realismo di questi momenti all’aperto si alterna l’intimità delle scene girate nelle camere di motel a poco prezzo, laddove riemerge un certo immaginario americano.

Le sequenze narrative – le registrazioni di Furtado e parte del suo linguaggio corporale, che talvolta mima una performance danzata – si mischiano con viaggi allucinogeni nei quali vediamo susseguirsi luci rosse, corpi femminili e un’inattesa danza butoh, il tutto ripreso con uno stile a metà strada tra l’avanguardia di Kenneth Anger e i vecchi film sperimentali di Jodorowsky.

Prodotto da Rodrigo Areias di Bando à Parte, società con sede a Guimarães, Fade into Nothing non è che la componente cinematografica di un progetto molto più ampio, che comprende il film-concerto How to Become Nothing e un disco di The Legendary Tigerman che uscirà a breve. D’altra parte, il cinema non è un territorio vergine per il musicista, che in passato ha contribuito alla colonna sonora ed è anche apparso in alcuni film di Areias, ad esempio in Ornamento e Crime.

L’uscita nelle sale di Fade into Nothing non è stata ancora fissata. L’opera è stata proiettata nella sezione nazionale al festival IndieLisboa, che si concluderà il 14 maggio.

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(Tradotto dall'inglese)

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