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FESTIVAL Francia

Il cinema israeliano di oggi sotto i riflettori a La Rochelle

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- Focus in 16 titoli su una generazione di cineasti israeliani per la 45a edizione di un festival di qualità con circa 250 film in vetrina

Il cinema israeliano di oggi sotto i riflettori a La Rochelle
Hotline di Silvina Landsmann

Mischiando film di qualità più recenti e opere che hanno segnato la storia del cinema mondiale dai tempi del muto, e riuscendo a creare con tutto ciò un evento popolare (85 000 entrate nel 2016) e caldo, il festival internazionale del film di La Rochelle, la cui 45a edizione si aprirà questa sera con Barbara [+leggi anche:
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di Mathieu Amalric e si chiuderà il 9 luglio con Jeune femme [+leggi anche:
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intervista: Léonor Serraille
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di Léonor Serraille, propone anche quest’anno un ricco programma che include circa 250 film (leggi l'intervista alla delegata generale Prune Engler).

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Dopo le registe turche l’anno scorso, il festival di La Rochelle dedica quest’anno un focus al cinema israeliano di oggi con 16 titoli di una generazione di cineasti nati nel contesto degli anni ’70 e che esplorano, tra finzione e documentario, la complessità del loro paese. Una generazione segnata da una forte presenza di registe che interrogano con la loro sensibilità femminile alcuni valori patriarcali e guerrieri della società israeliana. In menù figurano tre film inediti in Francia: She is Coming Home di Maya Dreifuss e i documentari Post partum e Hotline di Silvina Landsmann. Sono in vetrina anche This is My Land [+leggi anche:
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di Tamara Erde, il documentario Women in Sink di Iriz Zaki, Mountain [+leggi anche:
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intervista: Yaelle Kayam
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di Yaelle Kayam e Room 514 di Sharon Bar-Ziv. Il programma è completato da tre film di Nadav Lapid (Policeman, The Kindergarten Teacher [+leggi anche:
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e Diary of a Wedding Photographer), da Sharqiya [+leggi anche:
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di Ami Livne, Youth [+leggi anche:
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di Tom Shoval, e i documentari 5 Caméras brisées [+leggi anche:
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del duo Emad Burnat - Guy Davidi, Mr Gaga, sur les pas d'Ohad Naharin [+leggi anche:
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di Tomer Heymann e Censored Voices [+leggi anche:
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di Mor Loushy.

Cinque cineasti saranno salutati quest’anno a La Rochelle con degli omaggi: il francese Laurent Cantet (con un’integrale che include il suo ultimo film, L'atelier [+leggi anche:
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intervista: Laurent Cantet
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), il tedesco Volker Schlöndorff (11 film), il rumeno Andrei Ujica (con la sua trilogia documentaria sulla fine del comunismo), il colombiano Rubén Mendoza (integrale) e il giapponese Katsuya Tomita (integrale). Quanto al passato, le retrospettive 2017 saranno dedicate ad Andreï Tarkovski, Alfred Hitchcock e Michael Cacoyannis, e la sezione "Da ieri a oggi" metterà in luce 22 film della storia del cinema.

Il pubblico potrà inoltre apprezzare 47 titoli molto attuali e di buona qualità, tra cui un mucchio proveniente direttamente da Cannes, come la Palma d'Oro The Square [+leggi anche:
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intervista: Ruben Östlund
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dello svedese Ruben Ostlund, i premiati 120 battements par minute [+leggi anche:
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intervista: Arnaud Valois
intervista: Robin Campillo
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del francese Robin Campillo e Loveless [+leggi anche:
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del russo Andrei Zvyaguintsev, i concorrenti Happy End [+leggi anche:
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Q&A: Michael Haneke
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dell’austriaco Michael Haneke, A Gentle Creature [+leggi anche:
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intervista: Sergei Loznitsa
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dell’ucraino Sergei Loznitsa e Radiance [+leggi anche:
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della giapponese Naomi Kawase, e ancora Directions [+leggi anche:
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intervista: Stephan Komandarev
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del bulgaro Stephan Komandarev, L'intrusa [+leggi anche:
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dell’italiano Leonardo Di Costanzo, Cuori puri [+leggi anche:
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intervista: Roberto De Paolis
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del suo connazionale Roberto de Paolis, The Nothing Factory [+leggi anche:
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intervista: Pedro Pinho
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del portoghese Pedro Pinho, Out [+leggi anche:
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intervista: György Kristóf
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dello slovacco Gyorgy Kristof, Gabriel and the Mountain [+leggi anche:
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del brasiliano Felipe Gamarano Barbosa, En attendant les hirondelles [+leggi anche:
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intervista: Karim Moussaoui
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dell’algerino Karim Moussaoui, e fra gli altri film francesi, Makala [+leggi anche:
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intervista: Emmanuel Gras
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di Emmanuel Gras, Un beau soleil intérieur [+leggi anche:
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di Claire Denis, Petit paysan [+leggi anche:
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di Hubert Charuel e Une vie violente [+leggi anche:
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di Thierry de Peretti. Si segnala inoltre l’Orso d’Oro berlinese On Body and Soul [+leggi anche:
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intervista: Ildiko Enyedi
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intervista: Réka Tenki
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dell’ungherese Ildikó Enyedi, il vincitore del Sundance The Nile Hilton Incident [+leggi anche:
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intervista: Tarik Saleh
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dello svedese Tarik Saleh, Summer 1993 [+leggi anche:
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intervista: Carla Simón
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della spagnola Carla Simon, Insyriated [+leggi anche:
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intervista: Philippe Van Leeuw
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del belga Philippe van Leeuw, Colo [+leggi anche:
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intervista: Teresa Villaverde
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della portoghese Teresa Villaverde, Lumières d'été [+leggi anche:
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di Jean-Gabriel Périot, The Last Family [+leggi anche:
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intervista: Dawid Ogrodnik
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del polacco Jan P. Matuszynski e infine la prima del documentario Latifa, le coeur au combat [+leggi anche:
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di Olivier Peyon e Cyril Brody.

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(Tradotto dal francese)

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