Il Black Movie celebra l’estetica Queer
- Il festival ginevrino (alla sua 19esima edizione, 19-28 gennaio) continua la sua ascensione verso le vette del cinema indipendente
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Avvenimento irrinunciabile per tutti gli amanti d’esperienze cinematografiche fuori dal comune, il Black Movie di Ginevra promette come ogni anno emozioni a fior di pelle. Condita grazie a una selezione di ben 121 film provenienti da 30 paesi e 4 continenti (Asia, Africa, America latina e Europa), la programmazione del festival si articola attorno a una serie di sezioni tematiche.
Per la sua 19esima edizione il Black Movie ha deciso di celebrare l’estetica queer attraverso una ricca retrospettiva e una selezione di film contemporanei. La selezione Mauvais Genre Retroqueer 18+ onora lo spirito di alcuni cineasti ospiti del festival tra il 2001 e il 2017, tra i quali: Apichatpong Weerasethakul (Tropical Malady), Brillante Mendoza (Serbis) e João Pedro Rodrigues (O Fantasma [+leggi anche:
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scheda film]). La sezione Mauvais Genre 2018 propone invece una gustosa selezione di 16 film che si articolano attorno al tema dell’equivoco. Tra i giovani registi presenti che illuminano questa selezione ritroviamo Anahita Ghazvinizadeh e il film They, selezionato per la Camera d’oro a Cannes. Un’ode alla creatività in opposizone al perbenismo ambiente dominato da un’eteronormatività spesso soffocante.
Nella stessa corrente sovversiva troviamo la sezione Les Resistants, condensato di opere dedicate a donne forti che hanno saputo ribellarsi al potere (a alla dominazione maschile). Il Black Movie accoglierà per l’occasione il regista Dieudo Hamadi che presenterà il suo ultimo film Maman Colonelle [+leggi anche:
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scheda film]. Come ogni anno la sezione A suivre… ritorna sulle ultime produzioni di registi cari al festival. Quest’anno è il turno del lituano Sharunas Bartas che presenterà a Ginevra il suo ultimo lavoro Frost [+leggi anche:
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intervista: Sharunas Bartas
scheda film]. Un’edizione ricca e audace per un festival ormai imperdibile.
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