Le frontiere della speranza
- Il dramma dell´immigrazione clandestina in America in De l'autre côté della regista belga Chantal Akerman
Cosa c'è dall'altra parte del mondo, oltre le frontiere blindate dei Paesi più
ricchi? Se lo è chiesto la belga Chantal Akerman, documentarista e regista di fiction con 35 anni di carriera e decine di opere alle spalle, che ha portato fuori concorso a Cannes il suo De l'autre côté.
Akerman si è spostata sul confine tra gli Stati Uniti e il Messico per
documentare il dramma dell'immigrazione clandestina. "Avevo letto di alcuni
proprietari di ranch in Arizona - racconta la regista - che, totalmente al di
fuori della legge, vanno a caccia degli immigrati che attraversano le loro
proprietà". Nel documentario, la terza parte di una sorta di trilogia dopo
D'Est e South, la macchina da presa scorre lentamente su
paesaggi desolanti e indugia sui volti dei parenti delle vittime di quel deserto
che separa due differenti way of life. "Queste frontiere devono essere
viste da entrambe le parti. Gli americani hanno bisogno degli immigrati
clandestini per i lavori più umili. Ma allo stesso tempo ne hanno paura, hanno
paura di questa orda, di questi alieni illegali". Esattamente come accade in
Europa: "Ma in America è molto più appariscente, per via dell'arcaicità,
della violenza di questo rapporto".
Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.