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CANNES 2018 Concorso / Premi

La Palma d'Oro per Shoplifters

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- CANNES 2018: Il film di Hirokazu Kore-eda si aggiudica il titolo più importante. Nel palmarès anche gli italiani Alice Rohrwacher e Marcello Fonte, il polacco Pawel Pawlikowski e Jean-Luc Godard

La Palma d'Oro per Shoplifters
Hirokazu Kore-eda con la sua Palma d'Oro, davanti alla presidente di giuria Cate Blanchett

E’ la combinazione di emozione e finezza ad aver guidato la giuria presieduta da Cate Blanchett visto che la Palma d'Oro del 71° Festival di Cannes è stata assegnata al sottilissimo Shoplifters del giapponese Hirokazu Kore-eda. Presente per la quinta volta in concorso, il cineasta era stato già premiato due volte (premio della giuria nel 2013 e attraverso l’interpretazione maschile nel 2004) e porta nel suo paese una quinta Palma d’Oro. Le vendite internazionali sono guidate dalla società franco-tedesca Wild Bunch.

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Il cinema europeo è ampiamente rappresentato nel palmarès di questa edizione 2018. Una Palma d’Oro speciale è comparsa per la prima volta nel palmarès, ricompensando l’incredibile Le Livre d’image [+leggi anche:
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dello svizzero Jean-Luc Godard (87 anni), prodotto dagli svizzeri di Casa Azul Films e i francesi di Ecran Noir Productions; le vendite sono guidate da Wild Bunch.

Il premio per la regia è andato molto giustamente al polacco Pawel Pawlikowski per Cold War [+leggi anche:
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Q&A: Pawel Pawlikowski
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, un’opera prodotta da Polonia (Opus Film), Regno Unito (Apocalypso Pictures) e Francia (mk2 che gestisce anche le vendite internazionali).

Il cinema italiano ha vinto due volte. Il premio dell’interpretazione maschile è andato al bel lavoro del buster-keatoniano Marcello Fonte in Dogman [+leggi anche:
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intervista: Matteo Garrone
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di Matteo Garrone, un film prodotto da Archimede con i francesi di Le Pacte, e venduto dalla Rai. Il premio della sceneggiatura (ex-aequo) è stato attribuito ad Alice Rohrwacher per Lazzaro felice [+leggi anche:
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intervista: Alice Rohrwacher
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. Già vincitrice del Grand Prix nel 2014 (con Le meraviglie [+leggi anche:
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intervista: Tiziana Soudani
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), la cineasta 36enne prosegue la sua ascesa, ed è appena al suo terzo lungometraggio. Prodotto da Tempesta con Rai Cinema, gli svizzeri di Amka Films Productions, i francesi di Ad Vitam e i tedeschi di Pola Pandora Filmproduktion, il film è venduto nel mondo da The Match Factory.

La produzione europea si è distinta anche con il premio all’interpretazione femminile che ha consacrato la kazaka Samal Yeslyamova per la sua performance molto fisica in Ayka [+leggi anche:
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intervista: Sergey Dvortsevoy
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del suo connazionale Sergey Dvortsevoy, un film prodotto da Russia, Germania (Pallas Film), Polonia (Otter Film), Francia (KNM), Kazakistan e Cina. Si segnala inoltre il premio della Giuria per Capharnaüm [+leggi anche:
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della libanese Nadine Labaki, un lungometraggio prodotto dal Libano con la francese Anne-Dominique Toussaint (Les Films des Tournelles) come produttrice associata e venduto nel mondo da Wild Bunch.

Questo palmarès chiude una competizione 2018 che si è rivelata di altissimo livello (con una programmazione che è andata intelligentemente in crescendo), contraddicendo le predizioni delle Cassandre allarmate dall’assenza di alcuni habitué della Croisette. La scommessa del rinnovamento fatta da Thierry Frémaux si è rivelata vinta, con l’emergere di cineasti e di stili molto diversi, e una redistribuzione delle carte del cinema d’autore mondiale con un’Europa molto solida, una spinta asiatica notevole e un’incursione del Medio Oriente (con il premio della sceneggiatura ex-aequo per l'iraniano Jafar Panahi per Three Faces) e un bellissimo riconoscimento al Nord America con il prestigioso Grand Prix assegnato all’americano Spike Lee per BlacKkKlansman.

Il futuro è invece incarnato dal regista belga Lukas Dhont che si è aggiudicato la Caméra d'Or (che ricompensa la miglior opera prima, tra tutte le selezioni) con Girl [+leggi anche:
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intervista: Lukas Dhont
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(che è stato presentato al Certain Regard), un film già vincitore di un premio FIPRESCI e di un premio all’interpretazione nel palmarès Un Certain Regard. Prodotto dalla società belga Menuet, coprodotto da Frakas Productions e dagli olandesi di Topkapi, Girl è venduto da The Match Factory.

I vincitori dei premi della 71a edizione del Festival di Cannes:

Il palmarès:

Palma d'Oro
Shoplifters - Hirokazu Kore-eda (Giappone)

Palma d'Oro Speciale
Le Livre d'image [+leggi anche:
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 - Jean-Luc Godard (Svizzera/Francia)

Grand Prix
BlacKkKlansman - Spike Lee (Stati Uniti)

Premio alla regia
Pawel Pawlikowski - Cold War [+leggi anche:
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Q&A: Pawel Pawlikowski
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(Polonia/Regno Unito/Francia)

Premio all'interpretazione femminile
Samal Yeslyamova - Ayka [+leggi anche:
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intervista: Sergey Dvortsevoy
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 (Russia/Germania/Polonia/Kazakistan/Cina)

Premio all'interpretazione maschile
Marcello Fonte - Dogman [+leggi anche:
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(Italia/Francia)

Premio alla migliore sceneggiatura (ex-aequo)
Alice Rohrwacher - Lazzaro felice [+leggi anche:
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 (Italia/Svizzera/Francia/Germania)
Jafar Panahi - Three Faces (Iran)

Premio della giuria
Capharnaüm [+leggi anche:
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 - Nadine Labaki (Libano/Francia)

Caméra d'Or
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intervista: Lukas Dhont
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 - Lukas Dhont (Belgio/Paesi Bassi)

Palma d'Oro al cortometraggio
All These Creatures - Charles Williams (Australia)
Menzione speciale
On the Border - Wei Shujun (Cina)

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(Tradotto dall'inglese)

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