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TORONTO 2018 Discovery

Recensione: Gwen

di 

- TORONTO 2018: Una giovane donna è costretta a crescere troppo in fretta nell'avvincente lungometraggio del regista britannico William McGregor

Recensione: Gwen
Eleanor Worthington-Cox in Gwen

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di Robert Eggers, che, visti i successi al botteghino e nei festival di entrambi i recenti successi britannici, non è un postaccio dove stare. Proiettato nella sezione Discovery del Toronto International Film Festival, Gwen presenta una sorprendente performance di Eleanor Worthington-Cox nel ruolo principale.

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Il regista e sceneggiatore esordiente William McGregor si immerge nello zeitgeist raccontando una storia di donne che cercano di sopravvivere su una collina nel XIX secolo, dove la maggior parte degli uomini, incluso il padre di Gwen, sono in guerra. Raccontato dalla capricciosa prospettiva di Gwen, l’inquietante dramma ruota attorno al suo rapporto di amore-odio con sua madre, Elen (una ossessionante Maxine Peake), i falchi capitalisti che girano intorno al villaggio e l'accordo che stipula per l'alcol con il medico locale (ingaggiare l'attore nero britannico Kobna Holdbrook-Smith in questo ruolo è un colpo di genio). Astenersi gli amanti degli animali, dato che c'è una scena equina che non ha nulla da invidiare a Il padrino, e varie pecore e capre che fanno brutte fini.

Ambientata in gran parte su una collina nebbiosa, la trama vede Elen cercare disperatamente di fermare gli speculatori che approfittano dell'assenza del marito per costringerla a vendere la sua casa – anche se è chiaro che nessuno di questi uomini a caccia di fortuna ha mai visto un film horror e non sa che un cottage isolato circondato dalla nebbia su una collina può solo portare guai. La capacità di Elen di respingerli è ostacolata dal peggioramento della sua salute: soffre di convulsioni ed è malaticcia, in un momento in cui una famiglia locale è morta di colera e le patate marciscono nel terreno. Così tocca alla fragile Gwen, vista per la prima volta in una scena malinconica mentre contempla la valle, crescere prima del tempo e prendersi cura sia di Elen che di sua sorella minore, Mari.

Gwen si offre di andare al mercato, dove la sua mancanza di esperienza la rende una preda facile. È un mondo sinistro, e questo è sottolineato dai tradizionali elementi horror presenti nel sound design, come il sibilo del vento e il rombo delle macchine. Gwen inizia a credere che forze soprannaturali siano all'opera contro la sua famiglia, immaginando bestie e spettri nei suoi sogni. La chiesa è il principale punto di accesso alla vita pubblica, dove vengono rafforzate le idee di bene e male. Ma da che parte sono Gwen e sua madre? Sfortunatamente, nonostante tutti questi elementi affascinanti, McGregor non riesce a legarli insieme per arrivare a un atto finale epico, degno di questa rilettura atmosferica e anti-patriarcale dell'horror pagano.

Gwen è una produzione guidata da Endor Productions Ltd, BFI, Great Point Media e Ffilm Cymru Wales. Le vendite internazionali sono gestite dall’agente di vendita britannico Great Point Media.

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(Tradotto dall'inglese)

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