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SAN SEBASTIAN 2018 Concorso

Recensione: The Innocent

di 

- SAN SEBASTIÁN 2018: Simon Jaquemet presenta il suo atteso secondo lungometraggio, un viaggio allucinato e allucinante nel profondo della mente umana

Recensione: The Innocent
Judith Hofmann (a sinistra) in The Innocent

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(Premio della giuria al Marrakech International Film Festival e Max Ophüls Preis per il miglior film in lingua tedesca di un giovane regista), il regista svizzero Simon Jaquemet ritorna con un nuovo intrigante progetto, The Innocent [+leggi anche:
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, in concorso al 66° Festival di San Sebastián dopo essere presentatoin prima mondiale al 43° Toronto International Film Festival.

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Prodotto dalla zurighese 8Horses (di cui Jaquemet fa parte), The Innocent è un film che destabilizza annidandosi nel profondo del nostro immaginario. La realtà che ci attornia è unica e tangibile oppure si prende gioco di noi, sorta di allucinazione personale dalla quale è difficile fuggire? Con il suo nuovo lungometraggio Simon Jaquemet confronta lo spettatore alle paure ancestrali che rimettono in questione la propria identità.

La vita di Ruth (stravolgente Judith Hofmann) è ritmata dal suo lavoro nel campo della neuroscienza, dalla sua famiglia e soprattutto dalla religione. Il suo mondo, in apparenza sterilmente perfetto, viene stravolto quando il suo ex amante, accusato d’omicidio, esce di prigione e ritorna a farle visita. Le sue convinzioni, le regole ferree che scandiscono il suo quotidiano fatto di piccoli rituali ripetuti fino all’ossessione, sono intaccate e niente sarà più come prima. Il suo ex amante risveglia in lei i fantasmi del passato, il suo lato umano (o forse disumano), la sua sete di vita. Il fervore religioso che l’ha per anni cullata e anestetizzata si trasforma improvvisamente in prigione, sorta di favola diventata un racconto crudele.

The Innocent mette in scena un momento cruciale nella vita di una donna complessa abitata tanto dal razionalismo quanto dal dogmatismo religioso confrontata con i fantasmi del passato. La tenacia con la quale la protagonista di The Innocent si aggrappa alla sua rassicurante tranquillità è toccante e tristemente intensa. Come affrontare delle emozioni che sembravano fare ormai parte del passato? La religione diventa per Ruth e tutta la sua famiglia l’unico antidoto alla violenta immediatezza del reale, sorta di droga che anestetizza le emozioni.

Con The Innocent Simon Jaquemet affronta nuovamente il tema della violenza, di quella forza vitale per certi versi (auto)distruttiva che anima ogni essere umano. Violenza come sinonimo di vita, di appartenenza alla terra quando la quotidianità sembra invece spingerci verso la follia. The Innocent mette in scena la complessità della mente umana, la frontiera tra realtà e sovrannaturale. Cosa si nasconde nella zona grigia tra bene e male, nel limbo tra violenza e estasi? The Innocent è un film difficilmente classificabile, libero e intenso ed è questo a renderlo unico.

The Innocent è prodotto da 8Horses in coproduzione con Augenschein Filmproduktion, ZDF Zweites Deutsches Fernsehen, Schweize radio und Fernsehen, ARTE e Teleclub AG. Kinology si occupa della vendita all’internazionale.

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