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FESTIVAL Spagna

L'Europa a San Sebastian

di 

- Rivette, Herrero, Per Fly, Peter Webber e tanti altri registi del vecchio continente nella città basca. La manifestazione prende il via oggi per concludersi il 27 settembre

Ha passato lo scoglio della cinquantina, ma il Festival di San Sebastian (18-27 settembre) è vitale come in gioventù. Con l'edizione di quest'anno, la 51ma, si assicura infatti l'attenzione di tutti con un programma di impronta decisamente europea. A parte infatti gli americani Open Range di Kevin Costner, in chiusura della manifestazione e The Station Agent di Tom McCarthy, incluso nella sezione Fuori Concorso, e il brasiliano Vicente Amorin con O Caminho das Nuvens in concorso, tutti gli altri film della competizione ufficiale sono produzioni o coproduzioni europee.
Nonostante la defezione dell'ultima ora del suo presidente, Chazz Palminteri, la Giuria andrà avanti da sola, scegliendo i migliori tra autori come Peter Webber e il suo attesissimo The Girl with a Pearl Earring [+leggi anche:
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("La ragazza con l'orecchino di perla"), ispirato ad uno dei maggiori successi editoriali del 2002, lo spagnolo Gerardo Herrero con la storia della scomparsa del politico basco Jésus Galindez, El Misterio Galìndez, il francese Jacques Rivette con Histoire de Marie et Julien, l'olandese Alex van Warmerdam con la sua versione post-moderna della favola di Hansel e Gretel in Grimm o la coproduzione scandinava Arven diretta da Per Fly.

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Ma il programma non finisce qui. Oltre a presentare un'ampia antologia di cinematografie del Magreb, e le interessanti retrospettive consacrate a Preston Sturges e Michael Winterbottom, il festival assicurerà come di consueto un ampio spazio ai nuovi talenti della Settima Arte come Icìar Bollaìn inclusa nella sezione Fuori Concorso con il suo terzo lungometraggio, Te Doy Mis Ojos [+leggi anche:
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, o Achero Mañas con Noviembre, la sua seconda prova dopo El Bola. Saranno infatti 16 i nuovi talenti proposti nella sezione Zabaltegi: agli spagnoli Patxi Barco (El final de la noche), Manuel Martìn Cuenca (La flaqueza del Bolchevique) e Juan Madrid (Tanger), si affiancano giovani autori europei come il belga Benoît Mariage (L'autre), l'olandese Pieter Kuijpers (Van God Los [+leggi anche:
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) o la ceca Michaela Pavlàtova (Faithless game).
Al via questa sera, con la proiezione inaugurale di Suite Habana di Fernando Perez, coproduzione tra Spagna e Cuba.

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