Sull'orlo del baratro
- Pochi film francesi di richiamo, la concorrenza spietata dei dvd e le proiezioni in digitale. Gli esercenti lanciano un segnale d'allarme: di questo passo molte sale rischiano la chiusura
Mancanza di film francesi di grande richiamo, ampia diffusione di DVD e della pirateria, indebitamento delle sale: il tradizionale incontro tra esercenti e autorità, organizzato ieri a Deauville in occasione del 58mo Congresso della federazione Nazionale dei Cinema Francesi (FNCF) ha sciolto la lingua a molti, rivelando la crescente inquietudine del settore.
"Se la diminuzione della frequenza continuerà anche l'anno prossimo, alcune sale potrebbero correre un serio pericolo". La brutale osservazione del presidente della FNCF, Jean Labé ha sottolineato il calo delle entrate nel Paese a partire dal 2003 che, annunciato ufficialmente al 7 per cento, in realtà per numerosi cinema "si traduce in una diminuzione molto superiore, che può arrivare fino al 18 per cento". Una situazione pericolosa per un settore che in questi ultimi anni si è pesantemente indebitato per ammodernare gli equipaggiamenti e che di conseguenza mostra poco entusiasmo nei confronti di un possibile passaggio alla proiezione in digitale. Lamentandosi di essere "i parenti poveri del cinema", gli esercenti hanno richiesto un sostegno più forte da parte delle autorità.
Il principale responsabile del malcontento è stato identificato nella mancanza di film francesi di grande richiamo nell'anno 2002-2003. Se il numero degli spettatori di Taxi 3 è arrivato a 6.5 milioni, quelli di Chouchou a 3,8 milioni, mentre per 14 altre produzioni francesi si sono fissati tra 1 e 2 milioni, la consistenza di questi traguardi nasconde la totale assenza di un mega-successo. D'altra parte l'esito straordinario del DVD fa sudar freddo gli esercenti. Con delle uscite previste sei mesi dopo quelle in sala e una enorme forza pubblicitaria, il lancio dei film in DVD allontanerebbe una parte del pubblico dei cinema. Altro problema importante è la pirateria, come ha evidenziato l'amministratore della Gaumont, Nicolas Seydoux: "contrariamente a quella dei dischi, l'industria del cinema vive di pochi film, basta quindi poco perché non ci sia più un'industria. Siamo all'alba di un totale disastro. La cosa più inquietante è che il nostro nemico non è il mafioso, ovunque esso sia, ma i vostri figli, i vostri nipoti che in questo momento stanno scaricando da internet".
(Tradotto dal francese)
Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.