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VENEZIA 2023 Concorso

Recensione: Hors-saison

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- VENEZIA 2023: Con Guillaume Canet e Alba Rohrwacher nei panni di due innamorati, il regista francese Stéphane Brizé trova un nuovo strumento creativo: il suo senso dell'umorismo

Recensione: Hors-saison
Guillaume Canet e Alba Rohrwacher in Hors-saison

Uno dei temi che suscita meno empatia al cinema è senza dubbio il disagio che deriva dall'essere una celebrità riconoscibile dal pubblico. Detto questo, di tanto in tanto, alcuni film (spesso realizzati proprio quando il loro creatore sta vivendo la prima ondata di fama) hanno un certo grado di acume. È facile immaginare che dover posare per un selfie ogni volta che un ammiratore ti riconosce per strada non sia esattamente il massimo. Tuttavia, con un umorismo per lui inedito, in Hors-saison [+leggi anche:
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il regista francese Stéphane Brizé ha la fortuna di scattare un selfie, con tanto di tag di localizzazione, con il suo protagonista Mathieu (Guillaume Canet, nei panni di un seducente attore alla Guillaume Canet), che va a finire su Instagram e sotto gli occhi di Alice (Alba Rohrwacher), il suo vecchio amore perduto da tempo.

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Brizé, alla sua terza partecipazione al concorso di Venezia, è associato nella mente del pubblico internazionale a opere cupe e inquisitorie sul mondo del lavoro o su un uomo (spesso l'eccellente Vincent Lindon) che lotta in quel mondo. Sebbene questo film non sia dei suoi migliori – è più placido, flessibile e accessibile, e segna la sua prima collaborazione con lo studio francese Gaumont – egli offre qui un'amabile variazione sul tema dell'amore e delle sue insoddisfazioni, con un tocco d'altri tempi che è allo stesso tempo piacevole e stiloso.  

Mathieu, una grande star del cinema francese, è appena fuggito dalle prove della prestigiosa pièce che stava preparando a Parigi. Mentre il suo regista e i suoi colleghi attori sono furiosi (e mandano in tilt le notifiche WhatsApp sul suo telefono), approda in un lussuoso hotel con spa sulla costa atlantica. Il suo obiettivo iniziale è quello di non fare assolutamente nulla, finché non gli torna il pallino della recitazione, indossa i suoi deliziosi occhiali e si mette a leggere un grosso copione.

Gli ospiti dell'albergo e gli abitanti della città lo riconoscono: non è poi così scontroso, e in un film in cui commedia e sentimento sono sequenziali e restano separati anziché fondersi (come avverrebbe in una vera "rom com"), Brizé si diverte con alcune garbate gag in stile Tati che coinvolgono una macchina del caffè ergonomica color argento che non smette di ronzare e un'anta dell'armadio la cui lenta chiusura motorizzata contribuisce in modo significativo alle due ore di durata del film.

Il nostro eroe è felicemente sposato con una famosa conduttrice televisiva parigina, ma quando viene avvicinato da Alice, un'insegnante di pianoforte con cui ha avuto una storia d'amore in passato e che, per puro caso, vive vicino al suo hotel, il film scivola in un registro (quello delle passioni di mezza età non corrisposte) più vicino a In the Mood for Love. Canet e Rohrwacher (il cui stile di recitazione sobrio e le cui espressioni attentamente modulate elevano il film) sono così carini insieme. Sono un po' come George Clooney e Meryl Streep se avessero entrambi quarant'anni e si trattasse di un kolossal di Nancy Meyers, da cui questo film non si discosta molto – e questo non è un male.

Sebbene i nostri ex amanti riaccendano la fiamma, entrambi riconoscono il carattere temporaneo della relazione e il fatto che si tratta di un ultimo addio con qualche anno di ritardo piuttosto che di una relazione che cercheranno di mantenere in segreto rimanendo sposati. Gli spettatori si divertiranno a guardare Hors-saison ed è piacevole vedere l'intelligenza che Brizé mette nella sua rappresentazione dei social network e delle nostre seconde vite digitali, così come aveva compreso perfettamente la paura della videosorveglianza sul posto di lavoro in La legge del mercato [+leggi anche:
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. Tuttavia, sembra che al film manchi la crudezza che Cassavetes era così bravo a trasmettere, per entrare davvero nella pelle. Un po' più di foschia nella brezza fuori stagione.

Hors-saison è una produzione francese, prodotta e venduta a livello internazionale da Gaumont. Produce anche France 2 Cinéma.

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(Tradotto dall'inglese)

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