12/03/2024 - Al suo quarto lungometraggio, David Lambert rivisita la commedia delle seconde nozze e ne offre una versione queer e brussellese che si chiede: l'amore può risolversi con la pensione?

Questa settimana, David Lambert presenta il suo nuovo film, Les Tortues, al SXSW (anteprima nordamericana) e al Love International Film Festival di Mons (anteprima belga). Rivelatosi con Hors les murs [+leggi anche:
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scheda film], poi con Je suis à toi [+leggi anche:
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scheda film], il regista belga esplora la questione della coppia e dell'amore queer, attraverso stili e generi diversi, sempre con uno sguardo agrodolce sulla difficoltà di amare ed essere amati. Film d'amore con colpi di scena, insomma. Les Tortues, il suo quarto lungometraggio, non fa eccezione.

Il film comincia il primo giorno di pensione di Henri. Ex poliziotto, lascia un lavoro che lo appassiona per ritrovare la tranquillità del focolare domestico. La dolcezza e la noia, l'incommensurabile noia. Così sì, Thom, suo marito da oltre 35 anni, si prende cura di lui. Sì, Thom prepara i suoi pasti, si preoccupa della sua salute e della sua forma fisica, lo accudisce e lo ricopre d’amore. Ma le giornate sono crudelmente simili per Henri, che sprofonda molto presto in una sorta di apatia che cerca di combattere... iscrivendosi alle app di incontri. Ancora innamorato del marito, Thom è pronto a fare di tutto per riaccendere la fiamma, anche a costo di chiedere il divorzio.

Il film sui divorzi è quasi un genere a sé stante, soprattutto se si allarga lo spettro alle commedie sulle seconde nozze che hanno reso famoso il cinema hollywoodiano negli anni '30 e '40. In effetti, Les Tortues è più una commedia di questo tipo che un dramma alla Storia di un matrimonio, con un gusto pronunciato nel ritrarre le meschinità che ognuno mette in atto quando si tratta di difendere il proprio territorio. David Lambert esplora anche la possibile fine dell'amore quando arriva la difficile fase della pensione. Una cosa è amarsi a distanza quando si lavora ancora. Ma amarsi da vicino, quando improvvisamente ci si deve sopportare 24 ore su 24, è un'altra cosa. Temi abbastanza comuni, insomma, ma che assumono un taglio quasi sovversivo se si guarda ai loro protagonisti.

Perché per incarnare la sua coppia sull'orlo di una crisi di nervi, per incarnare la sua Guerra dei Roses, David Lambert ha scelto di affidarsi a due uomini, due attori che si sono ritagliati ciascuno una propria nicchia nel panorama del cinema sociale europeo e la cui filmografia comprende più operai e padri di famiglia piuttosto che timidi amanti di ritorno a casa. Il che rende improvvisamente il soggetto più significativo. Nel ruolo di Henri troviamo Olivier Gourmet, che siamo abituati a vedere in film piuttosto ruvidi e naturalistici. Nel ruolo di Thom c'è Dave Johns, l'indimenticabile protagonista di Io, Daniel Blake [+leggi anche:
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scheda film]. Certo, non tutti saranno convinti di questa scelta audace.

Ciò che è innegabile, tuttavia, è che attraverso questa particolare scelta di attori e l'ambientazione queer di Bruxelles abitata dai personaggi, David Lambert interroga il nostro sguardo sulle diverse mascolinità e sull'omosessualità – non nei giorni fiammeggianti della giovinezza, ma in un arco di tempo più lungo, all'interno di una relazione che ha avuto il tempo di perdere la sua scintilla.

Les Tortues è prodotto da Artemis Productions (Belgio) e coprodotto da Christal Films Productions (Canada). Outplay Films gestisce le vendite internazionali.

(Tradotto dal francese)