21/03/2024 - Il thriller svedese di Jens Jonsson, Henrik Thörnebäck e Jörgen Bergmark risveglia i fan di Borgen

Una giornalista in costante lotta con i suoi redattori, un rimpasto di governo avvolto nel mistero, un invito a lavorare dietro le quinte del governo... Vi suona familiare? Se state pensando a Borgen, tanto meglio. Presentata nella sezione Panorama internazionale di Séries Mania, la serie in 6 episodi 8 Months, creata da Jens Jonsson, Henrik Thörnebäck e Jörgen Bergmark e diretta da Jens Jonsson e Johan Lundin, presenta alcune simpatiche peculiarità, ma sembra chiaramente modellata per assomigliare alla serie cult danese e replicarne il successo internazionale.

A volte bisogna semplicemente andarsene. Dopo aver denunciato uno scandalo che ha fatto cadere il ministro degli Esteri, la giornalista Nina Wedén (Josefin Neldén) riceve elogi dai suoi redattori, ma ancora nessuna promozione. La fortuna vuole che le venga offerto il posto di addetto stampa del nuovo ministro, Jacob Weiss (August Wittgenstein). Questo giovane carismatico eurocrate, identificato come il sostituto ideale grazie alla sua "George Clooney-ness", seduce con la sua retorica, che non è né di destra né di sinistra, e diventa rapidamente il politico preferito della Svezia. Ma c'è qualcosa che non va nella sua storia. In particolare, un inspiegabile vuoto di otto mesi nel suo curriculum, individuato dalla consulente politica Maxie Boije (Anna Sise). In seguito alla morte di un informatore, Maxie va nel panico. E quando un rapporto della CIA sospetta che una rete di spie russe stia cercando di mettere fine alla democrazia in Svezia, Nina si trova combattuta tra il suo spirito critico e la sua inclinazione per la fantasia. E se il suo nuovo capo fosse un agente del caos che opera per una gigantesca cospirazione?

Con le sue arie familiari in un'arena politica i cui codici sono diventati identificabili, la sua messa in scena abbastanza classica e il suo montaggio sonoro potenziato dal suono stressante delle lancette di un orologio, 8 Months punta all'efficienza piuttosto che all'originalità. E funziona! Come la serie belga Pandore, spesso annunciata come la nuova Borgen quando è uscita nel 2021, e diventata la produzione belga in lingua francese più venduta all'estero, 8 Months segue una formula collaudata pur avendo ancora qualcosa da dire.

Piuttosto che esaminare la forza corruttrice del potere, un tema usuale nelle serie politiche (House of Cards, Sous contrôle), 8 Months abbraccia la sua trama con un sapore di cospirazione e romanticismo. Meglio ancora, attingendo agli attuali sconvolgimenti ideologici e ai conflitti politici, ancora il suo mistero al presente. In particolare attraverso il personaggio tormentato del ministro Jacob Weiss. La sua giovane chioma bionda e la sua capacità di trascendere le dinamiche partitiche non ricordano forse il vivace centrismo di Emmanuel Macron? La sua assunzione tramite una società di consulenza privata non sottolinea forse la tendenza dei governi occidentali ad allinearsi al mercato? E il governo? Sembra ancora legittimo quando l'intransigente prima ministra (Sissela Kyle, il punto di forza della serie) dice al suo gabinetto che non gliene frega niente della classe media? I tempi sono cambiati, eppure la Guerra Fredda è dietro l'angolo.

Questa tensione tra novità e ripetizione riecheggia nelle vite familiari delle due eroine, ciascuna attraverso il prisma del legame madre-figlia. Nina è costantemente ai ferri corti con la madre, anch'essa giornalista ma chiusa in una polarizzazione Est-Ovest un po' datata. Maxie è un’esperta di controllo e di allerta, ma dimentica di far valere le proprie ragioni quando la figlia adolescente si lamenta di essere vittima di bullismo a scuola. Dopo solo due episodi, queste relazioni sembrano già indicare la strada da seguire per i personaggi. Un risveglio morale e civile per Maxie, e una paranoica ma potenzialmente salvavita scivolata per Nina. Tra i fili un po' prevedibili da un lato e il piacere di vedere un'enormità dispiegarsi dall'altro, cederete al panico?

8 Months è prodotto da Anagram Sweden AB e Beside Productions ed è diffuso da TV4/C More.

(Tradotto dal francese)