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USCITE Italia

Una parola magica per Natale

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- Esce il prossimo 5 dicembre il nuovo film d'animazione di Enzo D'Alò: Opopomoz è una favola di magia ed emozioni divisa tra Napoli e Betlemme, tra il presepe e la sacra famiglia

"La leggerezza è necessaria in un film d'animazione, ma per avere un risultato completo, alto e totale bisogna che ci siano anche elementi profondi ed importanti". Furio Scarpelli riassume così il nuovo film di Enzo D'Alò, Opopomoz di cui insieme al figlio Giacomo e in collaborazione con il regista, ha scritto la sceneggiatura. "E' stato un lavoro articolato e faticoso" ha aggiunto D'Alò, alla sua quarta esperienza nel lungometraggio d'animazione "E soprattutto molto delicato, perché affrontava argomenti complessi come la gelosia di un bambino nei confronti del fratellino che sta per nascere, o anche l'immaginario in rapporto alla vita reale che il presepe rappresenta meglio d'ogni altra cosa". Sono infatti numerosi i piani attraverso i quali si sviluppa il racconto del regista napoletano che per parlare della favola del presepe e dell'infelicità del piccolo Rocco, torna alla sua amatissima Napoli e la descrive mescolando il ricordo della sua infanzia ad immagini della città partenopea più attuali. "Il presepe è una metafora di ciò che accade in casa di Rocco, e allo stesso tempo narra la storia della nascita del Bambin Gesù. E' un passaggio osmotico di mondi. Com'è anche il caso di Napoli, una città in cui non esiste una vera linea di demarcazione tra ciò che è sotto e ciò che è sopra, tra mortale e immortale, visibile ed invisibile".
Una città 'natalizia' per eccellenza insomma, in cui Rocco deve fare i conti con la gelosia e l'invidia per il nuovo fratellino, e che pensa di poter risolvere seguendo i diabolici suggerimenti di diavoletti inviati speciali da Sua Profondità, tre 007 con 'licenza di tentazione' che tentano di portare a termine la missione: fermare una volta per tutte l'annuale e inopportuna nascita del Bimbo. Pronunciando la parola magica Opopomoz, Rocco si ritrova catapultato nel presepio, con il compito di fermare Giuseppe e Maria ed interrompere in qualche modo la tanto santificata nascita. Ma il viaggio tra Re, Regine, angeli e pastori lo condurrà ad una inaspettata e nuova felicità.

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Diviso tra Napoli e Betlemme, il film di D'Alò racconta il Natale e propone ai bambini come anche agli adulti, la più moderna e attuale visione di un mondo in cui il "Male Male" e il "Bene Bene" non esistono, ma si stemperano nella quotidiana avventura della vita e della ricerca della felicità.
Prodotto dalla Mikado in collaborazione con Albachiara, Rai Cinema e la società spagnola DeA Planeta, Opopomoz uscirà nelle sale italiane il prossimo 5 dicembre su una combinazione di 120 copie e senza alcun timore per il concorrente disneyano Alla ricerca di Nemo, la cui uscita è prevista per lo stesso periodo. "Sono convinto che si debba poter dare al pubblico la possibilità di scegliere. MA credo sia ancora più importante aver finalmente proposto una valida alternativa al monopolio americano dell'animazione di qualche anno fa" ha concluso il regista, aggiungendo di non aver seguito una rotta europea dell'animazione con intenzioni prettamente geopolitiche. "Diciamo piuttosto che gli autori europei si muovono adesso in modo più coerente rispetto alle immagini, sensazioni e considerazioni che costituiscono il proprio stile di vita, emancipandosi finalmente dall'omologazione dell'esempio americano".

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