La Turchia riflette sulla sua storia
Nel 1999 Yesim Ustaoglu trionfò a Berlino con il suo emozionante secondo lungometraggio, Journey to the Sun, e ricevette il Blue Angel Award (miglior film europeo) il Premio per la Pace, prima di incontrare un successo internazionale nelle sale. La regista turca ritorna a Berlino con il suo nuovo film Waiting for the Clouds [+leggi anche:
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scheda film] (Bulutlari Beklerken), nella sezione Panorama. Yesim Ustaoglu esplora stavolta uno dei volti nascosti della storia della Prima guerra mondiale, quando gli abitanti greci di molti villaggi turchi subirono epurazioni etniche e deportazioni. Attraverso la narrazione di uno dei protagonisti, la regista espone tutte le lacerazioni all'interno di una famiglia sul cammino dell'esilio e mette in luce una delle numerose tragedie che la Storia ha dimenticato.
Negli anni 70 la Turchia è stata preda di sconvolgimenti politici e sociali. L'arrivo di uno straniero nel piccolo villaggio di Trebolu smuove terribili segreti sepolti dal famigerato inverno del 1916. "Mi ci sono voluti cinque anni di lavoro intenso e molti investimenti per fare questo film", spiega la regista. "Oltre alle ricerche negli archivi ottomani di Sofia e nelle opere degli storici turchi, ho incontrato mole donne che furono deportate in Grecia e altre che sono rimaste in Turchia". Il film è ispirato al libro biografico "Tamama" di George Andreadis.
Waiting for the Clouds è prodotto da Silkroad Production (Francia) in coproduzione con Flying Moon Filmproduktion (Germania), Ustaoglu Production (Turchia) e Zalandünya (Turchia). La vendita internazionale è affidata a Celluloid Dreams Dreams.
(Tradotto dal francese)
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