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FESTIVAL Italia

La lezione di Liv Ullmann

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L'attrice e regista norvegese Liv Ullmann era tra gli invitati più attesi al festival Europa Cinema di Viareggio. Dopo la proiezione di L'infedele (Trolösa), il suo quinto lungometraggio realizzato nel 2000, ha tenuto una lezione di cinema che è cominciata così: "Vorrei solo dire perché è importante oggi fare film. Mi sembra che viviamo in un mondo molto poco rassicurante, mi sembra anche molto difficile riuscire a credere nei discorsi di chi ci governa. Una sala cinematografica è uno dei pochi luoghi dove ancora si può mettere in discussione il mondo nel quale viviamo. Grazie alla sfida di un regista, possiamo rimetterci in discussione."

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Liv Ullmann ha continuato la lezione raccontando al sua scoperta durante l'infanzia del cinema attraverso i maestri italiani come Vittorio De Sica. Ha poi commentato il suo lavoro con Monicelli e Bolognini.

Poi ha annunciato che il suo prossimo film, A Doll's house è al momento in stand by a causa di alcuni disaccordi col produttore. Attualmente è in contatto con altri produttori nella speranza di iniziare le riprese del film in estate. La storia è basata "su tutto quello che ho imparato come donna" e sul personaggio di Nora che all'imporvviso scopre che vivere significa fare delle scelte. Non reciterà nel suo film: "Non credo nei registi che fanno gli attori. Credo che un regista debba stare dietro la cinepresa a guardare gli attori". In attesa di iniziare le riprese, Ullmann confessa di avere nel cassetto un altro progetto, una sceneggiatura intitolata Coming Home. Sta cercando un produttore per portarla in pellicola.

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(Tradotto dal francese)

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